Cattolici e ortodossi, cresce la comunione

Il nostro incontro odierno – ha esordito il Pontefice – ci offre l’opportunità di riflettere insieme con gratitudine sul lavoro della Commissione iniziato dieci anni fa, nel gennaio 2003, per iniziativa delle autorità ecclesiali della famiglia delle Chiese ortodosse e del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Nell’ultimo decennio – ha aggiunto il Papa – la Commissione ha analizzato, da una prospettiva storica, i diversi modi in cui le Chiese hanno espresso la loro comunione nei primi secoli. In questi giorni vi siete incontrati per esaminare più in profondità la comunione e la comunicazione esistente tra le Chiese nei primi cinque secoli della storia cristiana.

Riconoscendo i progressi compiuti – ha detto ancora Benedetto XVI – esprimo la mia speranza che le relazioni tra la Chiesa cattolica e le Chiese orientali ortodosse continuino a svilupparsi in spirito fraterno di cooperazione, in particolare attraverso l’approfondimento di un dialogo teologico capace di aiutare tutti i seguaci del Signore a crescere nella comunione e a dare testimonianza al mondo della verità del Vangelo. Molti di voi – ha proseguito il Pontefice – provengono da aree dove i cristiani, sia come individui sia come comunità, affrontano prove dolorose e difficoltà, che sono fonte di preoccupazione per tutti.

Desidero assicurare tutti i fedeli in Medio Oriente della mia vicinanza spirituale e della mia preghiera affinché quella terra, tanto importante nel piano di salvezza di Dio, possa essere guidata, per mezzo di un confronto costruttivo e di una collaborazione, verso un futuro di giustizia e di pace duratura. Tutti i cristiani devono lavorare insieme, con accettazione e con fiducia reciproche, per servire la causa della pace e della giustizia nella fedeltà al volere del Signore. Possano l’esempio e l’intercessione degli innumerevoli santi e martiri, che nel corso dei secoli hanno dato coraggiosa testimonianza di Cristo in tutte le nostre Chiese, sostenerci e rafforzarci, mentre affrontiamo le sfide del presente con fiducia e speranza nel futuro che il Signore dischiude dinanzi a noi.  Su di voi e su tutte le persone legate al lavoro della Commissione – ha concluso – invoco una nuova effusione dei doni dello Spirito Santo, della sapienza, della gioia e della pace.