Bulgaria, ritorno alle radici cristiane

DI ANDREA DRIGANI

Giovedì 24 maggio Papa Benedetto XVI ha ricevuto in udienza il Presidente del Parlamento della Repubblica di Bulgaria, accompagnato da altre personalità civili e ecclesiastiche, nella circostanza delle celebrazioni in onore dei Santi Cirillo e Metodio.

Questa occasione – ha esordito il Pontefice nel suo discorso – è quanto mai propizia per manifestare stima e vicinanza al popolo bulgaro, che anche oggi ha voluto rendere testimonianza della sue radici cristiane mediante l’invio di una speciale delegazione. La storia della Bulgaria – ha continuato il Papa – precede la rivelazione cristiana , è però indubitabile che nel Vangelo la Nazione ha trovato una sorgente di valori, capace di rafforzarne la cultura e l’identità. In tal modo – ha proseguito Benedetto XVI – l’insegnamento dei Santi Cirillo e Metodio ha contribuito a modellare la fisionomia spirituale delle genti bulgare, consentendone l’inserimento a giusto titolo nella tradizione europea.

Dopo la triste e dura dominazione comunista – ha aggiunto il Pontefice – la Bulgaria è oggi protesa verso una piena integrazione con gli altri Stati europei; rifacendosi proprio all’opera dei Santi Fratelli di Tessalonica codesta nobile nazione potrà rafforzare gli obbiettivi finora raggiunti, attingendo a quella fonte di preziosi prîncipi umani e religiosi che ne ha alimentato la vita e lo sviluppo. È mio fervido auspicio – ha detto ancora il Papa – che i fondamenti culturali presenti nella società bulgara continuino ad essere coltivati non soltanto nel territorio della Repubblica, ma con il suo valido contributo possono essere difesi e proposti anche in quei consessi di cui essa è ormai autorevole protagonista.

Auguro, in particolare, – ha affermato Benedetto XVI – che la Bulgaria ed il suo popolo conservino e promuovano quelle virtù cristiane che discendono dalla lezione dei Santi Cirillo e Metodio, ancor oggi quanto mai attuale e necessaria. Mi preme ricordare – ha concluso – che i pensieri e le preoccupazioni del popolo bulgaro mi sono sempre presenti e che per questo assicuro la mia preghiera e la mia vicinanza spirituale, rinnovando il benedicente ed orante saluto a tutti i cittadini della cara Repubblica bulgara.