Bellarmino: il suo pensiero è ancora un punto di riferimento

DI ANDREA DRIGANI

Mercoledì 23 febbraio, nel corso dell’udienza generale, Papa Benedetto XVI ha parlato di un altro Dottore della Chiesa: San Roberto Bellarmino (1542-1621), teologo gesuita toscano, era nato, infatti, a Montepulciano, divenuto poi vescovo e cardinale. Il Pontefice ha ricordato che egli svolse un ruolo importante negli ultimi decenni del Cinquecento e i primi del Seicento. Le sue Controversiae costituirono un punto di riferimento, ancora valido, per la teologia cattolica sulle questioni circa la Rivelazione, la natura della Chiesa, i Sacramenti, la dottrina della Grazia.

In esse – ha continuato il Papa – appare accentuato l’aspetto istituzionale della Chiesa a causa degli errori che circolavano su tali problemi. Tuttavia Bellarmino chiarì anche gli aspetti invisibili della Chiesa come Corpo Mistico e li illustrò con la similitudine del corpo e dell’anima, al fine di descrivere il rapporto tra le ricchezze interiori della Chiesa e gli aspetti esteriori che la rendono percepibile. I gravosi uffici di governo – ha aggiunto Benedetto XVI – non gli impedirono di tendere quotidianamente verso la santità con la fedeltà alle esigenze del proprio stato di religioso, di sacerdote e di vescovo. Da questa fedeltà discende il suo impegno per la predicazione. Sono centinaia i sermones (le omelie) tenuti nelle Fiandre, a Roma, a Napoli e a Capua in occasione delle celebrazioni liturgiche. Non meno abbondanti sono le sue expositiones e le esplanationes (spiegazioni) ai parroci, alle religiose, agli studenti del Collegio Romano, che hanno spesso per oggetto la Sacra Scrittura, specialmente le Lettere di San Paolo.

Nei suoi scritti – ha detto ancora il Pontefice – si avverte in modo molto preciso il primato che egli assegna agli insegnamenti di Cristo.

San Roberto Bellarmino ci offre così un modello di preghiera, anima di ogni attività: una preghiera che ascolta la Parola del Signore, che è appagata nel contemplarne la grandezza, che non si ripiega su se stessa, ma è lieta di abbandonarsi a Dio.