Avanti sulla strada dell’unità dei cristiani

Ogni anno un gruppo ecumenico di una regione del mondo, sotto la guida del Consiglio Ecumenico delle Chiese e del Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei Cristiani, suggerisce il tema e prepara sussidi, quest’anno il riferimento è stato alla domanda rivolta da San Paolo ai cristiani di Corinto: «E’ forse diviso il Cristo?» (I Cor 1,13). Certamente Cristo non è stato diviso. Ma dobbiamo riconoscere, sinceramente e con dolore, che le nostre comunità continuano a vivere divisioni che sono di scandalo.

Le divisioni fra noi cristiani – ha detto ancora il Papa – sono uno scandalo. Non c’è un’altra parola: uno scandalo. Anche quelli che professavano Cristo come loro capo non erano applauditi da San Paolo, perché usavano il nome di Cristo per separarsi gli uni dagli altri all’interno della comunità cristiana. Ma il nome di Cristo crea comunione e unità, non divisione! Lui è venuto per fare comunione tra noi, non per dividerci. Il Battesimo e la Croce sono elementi centrali del discepolato cristiano che abbiamo in comune. Le divisioni invece indeboliscono la credibilità e l’efficacia del nostro impegno di evangelizzazione e rischiano di svuotare la Croce della sua potenza. San Paolo rimprovera i corinzi per le loro dispute, ma anche rende grazie al Signore «a motivo della grazia di Dio che vi è stata data da Cristo Gesù, perché in Lui siate stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza» (1,4-5). Queste parole dell’Apostolo non sono una semplice formalità, ma il segno che egli vede prima di tutto (e di questo si rallegra veramente) i doni fatti da Dio alla comunità.

L’incoraggiamento di San Paolo è un incoraggiamento per noi e per ogni comunità cristiana a riconoscere con gioia i doni presenti in altre comunità. Malgrado la sofferenza delle divisioni, che purtroppo ancora permangono, accogliamo le parole dell’Apostolo come un invito a rallegrarci delle grazie concesse da Dio ad altri cristiani. Andiamo avanti su questa strada, pregando per l’unità dei cristiani, perché questo scandalo venga meno e non sia più tra noi.