Amare la Chiesa con tutti i suoi difetti

Il ricordo di quell’evento – esordito il Papa – carico di significato ecclesiale e spirituale, ravvivi in ciascuno di voi la volontà di approfondire la vita di fede, nel solco degli insegnamenti del vostro illustre e santo conterraneo Padre Pio. Egli si distinse per salda fede di Dio, ferma speranza nelle realtà celesti, generosa dedizione alla gente, fedeltà alla Chiesa che ha sempre amato con tutti i suoi problemi e le sue avversità. Lui ha amato la Chiesa perché è santa, è la sposa di Cristo, ma noi figli della Chiesa siamo tutti peccatori, e lui ha amato la Chiesa come era, non l’ha distrutta con la lingua, com’è di moda farlo adesso.

Quello che ama la Chiesa sa perdonare, perché sa che lui stesso è peccatore e ha bisogno del perdono. Non si può vivere tutta la vita accusando la Chiesa. L’ufficio di accusatore di chi è? Chi è quello che la Bibbia chiama il grande accusatore? Il diavolo! E coloro che passano la vita accusando, sono – non dirò figli, perché il diavolo non ne ha – ma amici, cugini, parenti del diavolo.

Si devono segnalare i difetti per correggere, al momento che si denunciano i difetti, si ama la Chiesa. Senza amore, quello è del diavolo. Ambedue le cose aveva San Padre Pio, amava la Chiesa con tutti le sue questioni e difficoltà, con i peccati dei suoi figli. Vi incoraggio a comprendere e accogliere sempre più l’amore di Dio, sorgente e motivo della nostra vera gioia. Siamo chiamati a donare questo amore che cambia la vita, soprattutto alle persone più deboli. Ognuno di noi, diffondendo la carità divina, contribuisce a costruire un mondo più giusto e solidale. Sull’esempio di Padre Pio non stancatevi di affidarvi a Cristo e di annunciare la sua bontà e la sua misericordia con la testimonianza della vostra vita. E’ questo che gli uomini e le donne del nostro tempo attendono dai discepoli del Signore.

Pensate a San Francesco d’Assisi, cosa ha detto ai suoi discepoli: «Andate, fate testimonianza, non sono necessarie le parole». Alle volte si deve parlare, ma incominciate con la testimonianza, testimoniando che l’amore è più bello dell’odio, che l’amicizia è più bella dell’inimicizia, che la fratellanza tra tutti noi è più bella della guerra.