Alla Chiesa sta a cuore la ricerca storica

DI ANDREA DRIGANI

Venerdì 7 marzo Papa Benedetto XVI ha ricevuto i membri del Pontificio Comitato di Scienze Storiche. Nel suo intervento ha voluto ricordare la frase di Leone XIII : «Non abbiamo paura della pubblicità dei documenti» e la sua decisione di rendere accessibili alla ricerca gli archivi della Santa Sede. Da allora – ha osservato il Pontefice – il contesto culturale ha vissuto un profondo cambiamento, non si tratta più di affrontare una storiografia ostile al cristianesimo; oggi è la storiografia stessa che attraversa una crisi seria, dovendo lottare, per esistere, in una società plasmata dal materialismo e dal positivismo. Tipico di questa mentalità – ha continuato il Papa – è, infatti, il disinteresse per la storia, ciò produce una società che, dimentica del proprio passato e quindi sprovvista di criteri acquisiti attraverso l’esperienza, non è più in grado di progettare un’armonica convivenza ed un comune impegno nella realizzazione di obbiettivi futuri.

Il pericolo – ha proseguito il Pontefice – cresce in misura sempre maggiore a causa dell’eccessiva enfasi data alla storia contemporanea, soprattutto quando le ricerche in questo settore sono condizionate da una metodologia sociologica. È evidente – ha aggiunto Benedetto XVI – come tale oblio comporti un grave rischio per l’integrità della natura umana in tutte le dimensioni. La Chiesa, chiamata da Dio Creatore ad adempiere il dovere di difendere l’uomo, ha a cuore un effettivo progresso di una cultura storica autentica. Gli studi storici ad alto livello – ha continuato il Pontefice – rientrano perciò in senso più stretto nello specifico interesse della Chiesa, poiché concorrono alla descrizione di quello spazio vitale in cui la Chiesa ha svolto e svolge la sua missione attraverso i secoli. La vita e l’azione ecclesiali sono sempre state determinate, facilitate o rese più difficili, dai diversi contesti epocali. La Chiesa non è di questo mondo, ma vive in esso e per esso. Prendendo in particolare considerazione la storia ecclesiastica da un punto di vista teologico – ha detto ancora il Papa – si rileva che quest’ultima ha la complessa missione di indagare il processo di ricezione e di trasmissione, attraverso il quale si è sostanziata, nel corso dei secoli , la ragion d’essere della Chiesa. È indubbio – ha concluso Benedetto XVI – che la Chiesa possa trarre ispirazione nelle sue scelte attingendo al suo plurisecolare tesoro di esperienze e di memorie.