Una donna vestita di sole

15 agosto, Assunzione della Beata Vergine Maria. Nel cielo apparve un segno grande: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle… poi apparve nel cielo un altro segno: un enorme drago rosso…che fu precipitato sulla terra. (Apocalisse 12,1.3.9)

DI BENITO MARCONCINI

Anziché dal vangelo, come di consueto, prendiamo la frase dall’Apocalisse che nella donna vede il popolo di Dio, il rapporto sponsale, la fecondità. Questa donna è la chiesa oggetto delle premure del Signore, il quale dona quanto ha di proprio (sole), preserva la comunità da ciò che è mutevole (luna sotto i piedi), la incorona e la radica nella storia (le 12 tribù d’Israele): il popolo di Dio immerso nel tempo non è sopraffatto dagli eventi, come il nuotatore che ha il corpo sott’acqua e la testa sopra.

La Chiesa è perseguitata dal drago, il nome che riassume gli appellativi del male dal genesiaco serpente al neotestamentario diavolo. La lotta tra comunità e male è continua, ma la vittoria è assicurata, poiché il drago non è più tra le realtà che contano («precipitato dall’alto in basso»), anche se può procurare ancora del male a chi glielo lascia fare.

La natura elastica del simbolo permette di includere nel termine «donna» anche la Madonna, presente nelle fasi principali della vita della chiesa, nei suoi esordi, al momento della croce, nel cenacolo: Maria ha già vissuto da sola quanto la comunità sperimenterà in futuro. L’Assunta è fonte di speranza, segnalazione di un cammino, valorizzazione della corporeità, certezza che la storia è giudicata dal «Signore dei signori» e si concluderà con la vittoria del bene.