Lezioni a pranzo
La lezione educativa di Gesù vale anche per quelli che scelgono l’ultimo posto con la segreta speranza di passare al primo: tutto infatti si consuma nell’intimo dell’uomo. Gesù passa allora improvvisamente al secondo livello, rivelatore dei veri valori della vita: «chi si esalta sarà umiliato; chi si umilia sarà esaltato». Quel correre al primo posto rivela l’impulso interiore, il male insito nel cuore dell’uomo, la superbia, il credersi superiori, il declassare gli altri. Questa fonte di divisione deve cedere il posto a quello che uno dei massimi psicologi moderni, il Rogers, definiva il fondamento della maturità e cioè avere «il giusto concetto di sé», capace di creare una convivenza fraterna, fondata sull’umile sentire. Emerge da questo la verità, spesso ripetuta da un noto sacerdote psicologo-psicanalista, ripieno anche di sapienza orientale, per il quale sana psicologia e vangelo spesso coincidono.
La finale sopra riportata, che solo Luca colloca in questo contesto, innesta l’umiltà, l’oblatività, la benevola attenzione alle necessità materiali e spirituali degli altri, specialmente dei più poveri, sull’esperienza della grazia e misericordia divina. Trovare nella propria vita gesti senza egoismo è il segno che il soprannaturale, il sole di Dio sta illuminando le tenebre dello spirito umano: la ricompensa verrà dal Signore con il pieno splendore della luce divina, alla risurrezione dei giusti.