La Sacra Famiglia in cammino nella storia
Il racconto centrale mostra una nuova annunciazione a Giuseppe; se la prima apparteneva ai misteri gaudiosi questa seconda anticipa i misteri dolorosi: la Sacra Famiglia in fuga davanti alla furia di Erode, lo era allora e lo è davanti agli Erodi di ogni tempo, si chiamino essi guerra, povertà, dittature, persecuzioni aperte o velate, ideologie e leggi contrarie alla natura e al creatore. Più profondamente le citazioni bibliche mostrano come nell’apparente disfatta è Dio che conduce la storia di questo nucleo familiare che incarna tutta la storia del popolo di Israele. Il testo del Vangelo, con i suoi rimandi alla storia del popolo eletto, è allora un grande atto di fede che racconta attraverso ogni evento la presenza salvifica di Dio. Ben diversamente dall’immagine idilliaca della Sacra Famiglia il vangelo presenta il percorso di questo piccolo nucleo in una storia di esilio, persecuzione, precarietà, ma proprio qui avviene il progressivo rivelarsi di Colui che guida la storia e ne è il centro e la salvezza, il Figlio di Dio, e figlio dell’Uomo. Paradossalmente è Lui, l’esiliato in fuga, portato come un bambino che non parla, a guidare la storia.