La pace nasce dentro la famiglia
Letture di Domenica 29 dicembre, Sacra Famiglia: «Uno nato da te sarà il tuo erede» (Gn 15,2-6;21,1-3); «Il Signore è fedele al suo patto» (Salmo 104); «La fede di Abramo, di Sara e di Isacco» (Eb 11,8.11-12.17-19); «Il bambino cresceva, pieno di sapienza» (Lc 2,22-40)
La famiglia è un’intima comunità di vita e di amore coniugale e perciò ha una missione di primaria importanza in ordine alla costruzione della pace. È l’agente primario di un futuro di pace, perché senza l’amore non è possibile una civiltà di pace. La famiglia trasmette i grandi valori della dignità della persona e della pace fra gli uomini, non tanto con le parole di un insegnamento, ma con la testimonianza di una vita. Per poter contare su un domani di pace, occorre che ogni piccolo essere umano sperimenti il calore di un affetto premuroso e costante, non il tradimento o lo sfruttamento.
Così, i bambini che sono il futuro già presente in mezzo a noi, saranno preparati a guardare serenamente all’avvenire e pronti a dare un responsabile contributo all’edificazione di una società di progresso autentico e di pace. Con questa base di partenza sarà più facile promuovere un atteggiamento di solidarietà verso l’intera famiglia umana, al di là di ogni frontiera politica, geografica, ideologica, religiosa.
Sarà più facile sostituire, alla sicurezza basata sulle armi, la sicurezza fondata sulla solidarietà e sull’impegno a vincere dovunque la fame, la malattia, l’ignoranza, l’emarginazione. Sarà più facile capire che per il bene comune non basta il funzionamento del mercato, ma occorre che la società si assuma le sue responsabilità e promuova quello sviluppo dei popoli che è il nome nuovo della pace.