La missione della Chiesa nel mondo di oggi

Letture del 18 novembre, 33ª domenica del Tempo Ordinario: «Sorgerà per voi il sole di giustizia» (Ml 3,19-20); «Vieni, Signore, a giudicare il mondo» (Salmo 97); «Chi non vuol lavoratre, neppure mangi» (2 Ts 3,7-12); «Con la vostra perseveranza, salverete le vostre anime» (Lc 21,5-19)

DI BRUNO FREDIANI

Quando Luca scrive il suo Vangelo, la preoccupazione di una venuta immediata del Signore è ormai scomparsa e la distruzione di Gerusalemme è già  avvenuta. L’evangelista la ricorda per dire ai cristiani che Gesù aveva ragione e per infondere fiducia nell’ascolto delle altre parole di Gesù. Il Signore non li ha ingannati. La persecuzione che ora subiscono era stata preannunciata dal Maestro. Quello che avviene a loro è già avvenuto a Gesù. A riguardo dello sbocco finale della nostra esistenza egli dice: si salverà chi avrà perseverato. La venuta del Signore è per il cristiano gioia, compimento e liberazione, ma allo stesso tempo egli non deve lasciarsi trascinare da una falsa sicurezza.

Per dire tutto questo l’evangelista mette sulla bocca di Gesù un discorso che usa il vocabolario e i temi della letteratura apocalittica, linguaggio difficile per noi. Con la sua venuta sulla terra, Gesù inaugura gli ultimi tempi. Egli deve riunire tutti gli uomini, perché tutti sono chiamati ad essere figli del Padre. Gerusalemme è condannata perché ha tradito la sua missione universale trasformando in privilegio per sé il servizio da rendere a tutti i popoli.

Dopo la risurrezione di Gesù, il raduno di tutta l’umanità in comunione di amore con Dio avviene gradualmente e il mondo entra in una fase decisiva della sua crescita, in vista della ricapitolazione universale in Gesù Cristo.

I muri di separazione che i popoli e le culture elevano fra di loro sono l’ostacolo più grave alla riunione dell’universo. La missione della Chiesa è di superare questo ostacolo. Il mezzo è l’amore e l’accoglienza dei lontani, dei diversi e dei nemici che abbatte le barriere costruite dall’uomo. È veramente straordinaria la missione della Chiesa oggi. Essa, pur distinguendola, comprende anche l’opera di civilizzazione. Uno dei problemi fondamentali del nostro tempo è l’incontro tra le culture. È problema politico, sociale, economico, ma non solo. Senza l’amore gratuito ed universale non potrà essere risolto. C’è una duplice missione per la Chiesa: dare senso alla storia degli uomini, ma denunciarne anche le ambiguità e gli errori. Chi dà priorità alla prima, rischia di vedere come positivo tutto ciò che è nuovo; chi invece dà priorità alla seconda, tende a rifiutare ogni rinnovamento È perciò di fondamentale importanza che la Chiesa, intesa come comunità dei fedeli, guidata dai pastori, si lasci guidare dallo Spirito nel discernere gli eventi della storia e nel rendere testimonianza al fatto che nell’intera vicenda del mondo è all’opera una forza di purificazione  e di liberazione che tutto proietta verso il Cristo.

Partecipando all’Eucarestia, i cristiani rispondono ad una chiamata universale e la loro riunione ha già il carattere del raduno finale. Partecipando al corpo di Cristo nella comunione il cristiano accoglie tutti gli uomini come fratelli; è una realtà che per lui diventa attuale, perché lo è già in pienezza in Cristo.