Il testamento di Gesù
L’amore di Gesù si esprime e si misura con la morte per i suoi amici, ma ricorda anche che per essere suoi amici dobbiamo fare ciò che ci chiede. Questo testamento fu accolto alla lettera dagli apostoli. Basta ricordare il Martirio di S. Stefano che nella sua passione ripete le parole di Gesù: «Padre perdonali perché non sanno quello che fanno», o di S. Pietro che volle essere crocefisso a testa in giù per non avere l’«onore» di essere raffigurato come il Maestro.
Ci ha infatti scelti per essere partecipi di tutto, dell’intero abisso dell’amore di Dio e per sapere di poterlo vivere nei nostri giorni. Noi dobbiamo cercare e trovare la pienezza e la bellezza di questo tutto al di fuori del quale la vita finirebbe nelle tenebre lontana dalla sua luce. Questo tutto fattosi anche nostro ci consente la preghiera al Padre per i nostri fratelli e le nostre sorelle. Dono e compito sono inseparabili; il compito è una grande grazia della quale diventiamo anche gli strumenti per il bene degli altri.