Il cristiano e l’impegno nella società
19 ottobre, 29ª domenica del Tempo Ordinario. Una riflessione attenta sul Vangelo e anche sulle altre due letture di questa domenica, dà le motivazioni necessarie al cristiano che vuol vivere apertamente la sua fede nella società e nella politica.
Gesù, ritornando al Vangelo, chiede di vedere una moneta con l’immagine e l’iscrizione dell’imperatore e dà ad essa una prima risposta: «Date a Cesare quel che è di Cesare». Il potere dell’antico dominatore arriva fin dove arriva la sua moneta. A Roma c’era un imperatore, in India c’era un altro imperatore il quale aveva una sua moneta diversa da quella di Roma. Dio invece era lo stesso a Roma e altrove. Il potere di Cesare è limitato, sta largamente sotto il potere di Dio. Qui ci aiuta a chiarire la prima lettura: Dio ha dato al re Ciro con l’incarico politico anche un incarico religioso: avrà il compito di lasciar tornare a casa gli israeliti deportati e di ricostruire il tempio. Nello stesso tempo dà incarichi diversi al re Ioiackim tramite il profeta Geremia perché si sottometta al re di Babilonia invece di fare della «teologia» politica contro di lui. Gesü con la sua risposta sembra abbia dato una risposta politica; ma egli la pronuncia a partire da un piano più alto, come indica il seguito.