Gesù «si perde» per donarsi
Se poi consideriamo che Gesù si trova a Gerusalemme per il pellegrinaggio di Pasqua, ci è dato collegare senza forzatura alcuna, questo atteggiamento di offerta alla passione e morte di Lui, quando, nella sua ora, la «perdita» sarà definitiva nel «tutto è compiuto»! Tutto questo si applica al cristiano chiamato a scoprire prima e vivere poi la Paternità di Dio che Carlo Carretto definiva la rivelazione più importante di Gesù. È una lezione attraverso la cui scoperta ci si apre alla libertà di figli, divenendo veramente adulti nella fede.
Questo Salmo veniva cantato nelle processioni dei pellegrini che salivano al tempio di Dio. Palpita in esso la gioia di poter contemplare il luogoabitazione di Dio e la sua presenza. Questo, per il Salmista e per il pio Israelita! Per noi, figli d’uomo, il rapporto con Dio si è arricchito, perché Egli ha voluto farci figli nel Figlio. Per noi, famiglia dei figli di Dio, la sua casa è l’umanità di Cristo, nuovo tempio di Dio che ha il suo prolungamento nella Chiesa. Perciò la preghiera del Salmo più che mai si addice al nuovo popolo di Dio pellegrinante verso la casa del Padre. «Per me un giorno nei tuoi atri, è più che mille altrove».