Di fronte alla Resurrezione: colui che cerchiamo è diventato l’eterno Vivente
Quanto alla vera fede nella risurrezione, essa viene prima per la donna, che non «va a casa», ma con ostinazione sul posto dove è sparito il morto va cercando di lui. Il posto vuoto diventa luminoso, misurato dai due angeli dalla parte del capo e dei piedi. Ma il vuoto luminoso non è sufficiente per l’amore della Chiesa. Essa lo riceve nella chiamata di Gesù: Maria! In tal modo tutto è pieno oltre l’orlo, il cadavere che si cerca è l’eternamente Vivente. Ma non è da toccare perché è in via verso il Padre: la terra non deve trattenerlo, ma dire «sì» come per la sua incarnazione, così ora per il suo ritorno al Padre. Questo «sì» diventa la felicità della missione ai fratelli: dare è cosa più beata che tenere per sé. La Chiesa è nel suo profondo più profondo donna, come donna essa abbraccia sia il ministero ecclesiale, sia l’amore ecclesiale, i quali si appartengono: «La donna abbraccerà l’uomo» (Ger 31, 22).