Le due Lipsie

Città mercantile, che nei periodi di fiere riempiva di mercanti e avventori le cento locande; città universitaria che accoglieva studenti e uomini di cultura.

L’epoca di Bach è anche l’età d’oro di Lipsia. Città che guarda a est al grande mondo slavo, ma accoglie anche importanti personaggi legati all’influenza francese, che tante conseguenze ha nella musica bachiana. La città rappresenta anche la prima tappa del percorso letterario di Goethe, non è estranea alle influenze del rococo, che coinvolge in qualche misura tutte le arti nelle spirali del decorativismo e della galanteria, di cui lo stesso Bach rimase affascinato. Le attività scientifiche sono poi ricchissime, e altrettanto i luoghi conviviali preposti al far musica. Il Collegium musicum, creato agli inizi del secolo da Telemann, si rivela nel tempo un organismo propulsivo di grande interesse, che porta anche Bach a comporre non poca musica in sua funzione, pensiamo ai Concerti: la sua presenza al Caffè Zimmermann diventa un paradigma culturale che fa epoca.

Negli anni di Bach operano in città corporazioni di strumentisti: gli Stadtpfeifer, i Kunstgeiger: a questi ultimi spettavano le normali funzioni per matrimoni, battesimi o funerali; alle cerimonie di laurea o quando arrivavano personalità ragguardevoli, venivano invece chiamati gli Stadtpfeifer.