Il sermone

La predica era il mezzo principale per veicolare la dottrina, e non a caso acquista una centralità assoluta nel contesto della liturgia luterana. Il Gottesdienst era dunque centrale nella vita cittadina e il sermone il suo momento più elevato di accademica disquisizione intorno alle cose divine e alla Bibbia. Cultura teologica che si riversava sui fedeli in due modi distinti: attraverso l’ars oratoria dei predicatori e attraverso la musica che contrappuntava il sermone stesso approfondendo, domenica dopo domenica, le medesime letture.

Se un’antica tradizione ebraica sostiene che solo col canto si può arrivare alla verità delle cose, con Lutero ci avviciniamo a quella verità sapienziale: non è un caso che alla cantata (che anticipa o segue il sermone) viene data la stessa importanza dell’omelia, dovendo sottolineare in musica i passi delle letture alla base della riflessione teologica domenicale. Se si pensa che nei giorni feriali l’omelia doveva durare non meno di un’ora, mentre nelle feste comandate poteva arrivare anche a due ore, si comprende la rivoluzione di tale pratica e la differenza dalla chiesa di Roma, dove l’omelia può essere addirittura omessa dalla liturgia.