Arrivo a Lipsia
L’ampio alloggio gli permette di ospitare anche molti giovani parenti che arrivavano a Lipsia a studiare, o qualche devoto allievo. Era la prima volta che Bach si insediava nell’alta carica in una vera città.
Bach operò comunque sempre in contesti relativamente modesti: le città nelle quali prestò servizio andavano di 4.000 abitanti di Arnstadt ai 30.000 di Lipsia. Mai una vera metropoli, un grande teatro, corti imperiali o immense cattedrali, né infine le prestigiose accademie.
C’è una sorta di estraniamento di Bach dalla grande vita sociale della nazione in cui vive. L’assimilazione delle sua opera si adeguò pertanto a tempi lentissimi, quelli dettati dalla storia e non dalla quotidianità, ma ciò lo aiutò a non disperdere la sua potenza creativa.
Formalmente Bach prende servizio il 15 maggio con un onorario annuo di 87 talleri e 12 groschen, cui si aggiungevano delle somme assegnate per le spese di illuminazione e riscaldamento, ovvero 13 talleri e 3 groschen, e in più sedici stai di grano, e due cataste di ceppi. Tale trattamento rimane immutato per 27 anni (non c’era svalutazione). Comunque il salario fisso era solo una parte delle entrate del Kantor, che fra regalie e Akzidentien arrivava alla somma annuale di 700 talleri.