Non è facile dominare i sentimenti: «IL CUORE ALTROVE»
Dall’altra parte c’è Angela, ragazza di buona famiglia, costituzionalmente portata alla seduzione e resa non vedente da un incidente in bicicletta. L’interessamento di Nello la lusinga e la induce a concedersi, ma senza perdere di vista un ego straordinariamente sviluppato. Così quello che Nello crede amore è soltanto una passione che neanche per un attimo cessa di usarlo ai propri fini.
Tutto molto triste, con qualche eccesso di macchiettismo (la famiglia del professore, il barbiere napoletano) che non toglie valore a una ricerca di sentimenti che è diventata ormai un segno di stile nel cinema di Avati. E con un preciso riferimento a «Luci della città» di Chaplin che, venendo da un autore poco incline a citazioni e omaggi, va tenuto nella giusta considerazione.
Il protagonista Neri Marcorè, finora conosciuto soltanto come conduttore televisivo e cabarettista, è una sorpresa assoluta, al punto da far pensare che molte caratteristiche del personaggio siano anche sue e che un’eventuale seconda sortita non potrebbe mai ottenere lo stesso risultato di eccellenza.
«Il cuore altrove» segna il ritorno di Avati in un territorio magico: quello dove, padroneggiando la storia e i personaggi, riesce a trasformare in stile anche i difetti. È il cinema che conosce meglio e che noi amiamo di più.
IL CUORE ALTROVE di Pupi Avati. Con Neri Marcorè, Vanessa Incontrada, Giulio Bosetti, Giancarlo Giannini. ITALIA 2003; Drammatico; Colore