Niente è più forte dell’amore: «PARLA CON LEI»

DI FRANCESCO MININNICapace come pochi di mettere insieme suoni e colori, maestro del melodramma e del grottesco, sensibile nei confronti degli emarginati e degli ultimi, Pedro Almodovar crede fermamente nella grande forza dell’amore, almeno quanto non crede nella possibilità di un’esistenza tranquilla. Il che significa che il suo cinema trae linfa vitale da tutto ciò che è fuori schema, mentre incontra ostacoli insormontabili quando si tratta di rappresentare situazioni di ordinaria quotidianità. «Parla con lei» conferma tutto: la sua crescita d’autore, la sua voglia di stupire, il suo bisogno di trasgredire, la parzialità del suo punto di vista.

Marco, giornalista in crisi, si innamora di una donna torero. Quando questa, incornata da un toro, giace in coma in ospedale, Marco conosce l’infermiere Benigno, che accudisce amorevolmente Alicia, anch’ella in coma. Benigno, in realtà, è veramente innamorato di Alicia, al punto da fantasticare di sposarla. Quando i medici scoprono che Alicia è incinta, Benigno finisce in carcere. La matadora, intanto, è morta. Marco torna dalla Giordania per aiutare Benigno, che però si suicida. Alicia, che si è risvegliata dal coma e ha partorito un feto morto, potrebbe essere il suo nuovo amore.

Da «Parla con lei», prima che Almodovar prenda qualche strada traversa, si capisce l’assoluta necessità di comunicare anche con chi non sembra avere alcuna reazione. Sia pure in termini estremi, il film afferma con forza la devastante potenza dell’amore e lo fa prendendo spunto da due storie vere: quella di Eva Bianchini, la prima matadora, e quella di un infermiere arrestato per aver avuto rapporti sessuali con una ragazza in coma. Almodovar si serve della cronaca per aggiungere tasselli nuovi al proprio mosaico della vita. Bisogna dire che, per una volta, sono esclusi dal suo obiettivo i transessuali, i gay e i maniaci di ogni genere cui il regista spagnolo ci ha da sempre abituati. Si comprende però come le vie traverse seguendo le quali Marco e Alicia arrivano a un’ipotesi di rapporto derivano dal fallimento di coppie normali e passano attraverso un’idea dell’amore decisamente controcorrente. Torniamo a dire che il cinema di Almodovar è perfettamente in grado di offrire validissimi spunti di riflessione, a patto però di non essere accettato integralmente o interpretato alla lettera. «Parla con lei» può essere considerato un film toccante e talora poetico, con bravi interpreti e un notevole lavoro fotografico e musicale: ma da qui a farci accettare l’idea che soltanto l’amore estremo ha una ragione d’esistere, la distanza è addirittura incolmabile.

Da segnalare una bizzarria di sapore chiaramente felliniano: l’inserto in bianco e nero nel quale un uomo piccolissimo esplora un corpo femminile gigantesco. Anche quando mostra la precisa volontà di frenare sul grottesco, Almodovar non può rinunciare a cinque minuti di follia.

PARLA CON LEI (Hable con ella) di Pedro Almodovar. Con Javier Camara, Leonor Watling, Rosario Flores. SPAGNA 2001; Drammatico; Colore