INCONTRERAI L’UOMO DEI TUOI SOGNI

DI FRANCESCO MININNI

Ha ragione chi dice che Woody Allen continua da un po’ di tempo a raccontare la stessa storia, ormai rinchiuso in una sorta di torre d’avorio da cui il resto del mondo è più o meno escluso. Ha ragione anche chi sostiene che Woody in un certo senso non può fare a meno di raccontare la stessa storia perché le tematiche sono talmente radicate in lui da non consentire altro che aggiornamenti marginali. E naturalmente ha ragione anche chi rimarca uno stile inconfondibile, una felice ricchezza di scrittura, una episodica genialità, una compiaciuta voglia di autocitazione.

A nostro modo di vedere «Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni» non appartiene alla vena migliore dell’autore soprattutto perché, a due passi da «Basta che funzioni» e a quattro da «Matchpoint», è troppo riconoscibile nel suo riproporre episodi e ambienti già conosciuti senza un’autentica volontà di sia pur piccolo rinnovamento. La coppia? Un’utopia irrealizzabile. L’amore? Un’illusione che periodicamente può aiutare a vivere. Il prossimo? Una congrega di profittatori, bugiardi, traditori, o anche semplicemente mediocri, che di certo non conoscono la semplice procedura di dare una mano. E l’uomo (e la donna)? I soliti illusi, che cercano disperatamente di dare un senso compiuto a quella grande illusione chiamata vita.

Bene. Possiamo dire che, proprio perché viene da Woody Allen, tutto questo ci suona anche troppo familiare. E, naturalmente, possiamo anche dire che, non essendo la sua specialità raccontare favole della buonanotte, rientra comunque in una coerenza forse nevrotica ma sicuramente incrollabile. Lo stile è il suo, mai casuale o improvvisato, impreziosito dalla bella fotografia di Vilmos Zsigmond e capace di non perdere il filo delle molte storie conducendo tutti a una brutta fine. Però, davvero vorremmo che l’impressione di rinnovamento suscitata da «Matchpoint» si facesse sentire più spesso.

I personaggi protagonisti della storia sono genericamente falliti, illusi, insicuri. Sally e Roy: lei lavora in una galleria d’arte, lui è laureato in medicina ma ha deciso di voler fare lo scrittore e, dopo un romanzo di successo, è alla vana ricerca dell’opera seconda. Helena, madre di Sally, è stata abbandonata dal marito Alfie dopo quarant’anni di matrimonio. Mentre lui si innamora di una prostituta, Charmaine, e la sposa, lei è sempre più legata alle profezie di una cartomante che indirizza la sua vita verso le convinzioni più astruse. Mentre Sally comincia a provare interesse per il bel datore di lavoro Greg, che non la ricambia affatto, Roy si innamora della dirimpettaia, Dea, e soprattutto approfitta della morte di un amico per rubargli il manoscritto del primo romanzo e farlo pubblicare come proprio. Ovviamente nessuna delle storie avrà un lieto fine. Helena, tutt’al più, potrà costruirsi un mondo a propria misura, un castello di illusioni che (suggerisce l’autore) crolleranno soltanto al momento dell’ultimo viaggio.

Non avevamo alcun dubbio in proposito: lo sconosciuto alto e bruno evocato dal titolo originale in effetti non esiste. Secondo Allen il cosiddetto principe azzurro è una sorta di specchio per le allodole che, proprio come i miraggi, continua ad apparire e scomparire senza che a nessuno venga in mente che in realtà non ci sia. Molto abile nell’intrecciare le storie delle diverse coppie sullo sfondo di una Londra poco caratterizzata e impersonale, l’autore conferma tutte le proprie convinzioni in merito al destino dell’uomo ritrovando un matrimonio tra un anziano e una giovane svampita (come in «Basta che funzioni»), un appartamento bianchissimo con vista sul Tamigi (come in «Matchpoint»), rapporti disastrati in procinto di sgretolarsi (come in «Mariti e mogli») e mostrando di avere poca voglia di scherzare.

La verità è che Woody Allen sa benissimo che tutte le storie che si intrecciano nel suo cinema, tanti anni fa o di recente hanno bussato alla sua porta. «Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni» conferma come quando Woody si limita ad operare da regista tante parti del suo io sono sparse nei vari personaggi. Tranne quando Roy ruba il manoscritto e lo fa passare per proprio: lì si capisce benissimo che Allen non è disposto a concedergli una prova d’appello. Meglio le illusioni della disonestà.

INCONTRERAI L’UOMO DEI TUOI SOGNI (You Will Meet a Tall Dark Stranger)di Woody Allen. Con Anthony Hopkins, Naomi Watts, Josh Brolin, Antonio Banderas, Gemma Jones, Freida Pinto.USA/SPAGNA 2010; Drammatico; Colore