«IL SIERO DELLA VANITÀ»
Lucia, ex-ispettore di polizia, è contattata dal suo ex-marito che la prega di tornare ad indagare per sbrogliare un caso particolarmente complesso. Sembra infatti che qualcuno abbia preso di mira i partecipanti a una singola puntata del seguitissimo «Sonia Norton Show»: un comico televisivo, una cantante, una Miss Italia, un sociologo, il proprietario di un allevamento di struzzi e un mago che si proclama nipote di Houdini. I soggetti sono uno ad uno narcotizzati e sequestrati, mentre Lucia arriva alla conclusione che l’unico di cui non si trova alcuna traccia, il mago, sia il primo dei sospettabili. La verità è troppo stupida per essere rivelata: basti sapere che i famosi «quindici minuti di popolarità» teorizzati da Andy Wahrol possono essere un virus altamente contagioso.
L’asino casca perchè tutto quello che Infascelli, con sorprendente ingenuità, ci sottopone, ci era stato già ampiamente sottoposto da altri. Il talk-show di Sonia Norton (cui partecipa in veste di ospite anche l’ex-brigatista Adriana Faranda) è un’evidente irrisione di Maurizio Costanzo e della sua banda di «esperti di tutto», anche se la conduttrice (interpretata da Francesca Neri) ha le inconfondibili movenze di Raffaella Carrà. Persino i partecipanti li conosciamo già: un sociologo alla Alberoni, un comico alla Platinette, una Miss Italia come tante. La poliziotta di Margherita Buy ha una strana rassomiglianza con quella interpretata da Stefania Rocca ne «Il cartaio» di Dario Argento, con cui esistono anche assonanze di atmosfere e ambientazione. E il problema è che Infascelli, onestamente convinto di avere qualcosa di importante da dire, non ha saputo scegliere tra «Quinto potere», «Eliminate Smoochy», «The experiment» e un qualunque thrilling incentrato su un pazzo dai moventi (per l’appunto) pazzeschi. Così, finendo per stare più attento alla composizione dell’immagine che al contenuto della stessa, ha ottenuto uno sformato dal sapore indefinibile: non particolarmente critico, ma volgare e sciatto come la realtà che rappresenta. Quel che è certo è che si tratta sempre e comunque di dietrologia: a cose fatte arriva uno specialista e ci espone verità che già conosciamo.
IL SIERO DELLA VANITÀ di Alex Infascelli. Con Margherita Buy, Francesca Neri, Valerio Mastandrea.