Cose nostre – Malavita

Possiamo disinteressarci subito del fatto che la storia raccontata da Besson sia più o meno prevedibile e soprattutto poco originale. Ci interessa abbastanza, invece, prendere in esame il tipo di umorismo che l’autore ha inteso mettere in campo. Se, una volta visto il film, ci soffermiamo a chiederci di che cosa abbiamo riso, non potremo che mettere in fila una serie di sparatorie, esplosioni, pestaggi e attentati che, nel loro insieme, potrebbero tranquillamente fare mostra di sé in un film serio sull’argomento. Si ride, cioè, della violenza, ma non di una violenza messa in burla o esasperata in modo grottesco, bensì rappresentata esplicitamente in un contesto che ci viene esposto come paradossale e forse ironico. A ben guardare, l’unica ironia del film riguarda la scena del cineforum organizzato in paese a cui Fred, che dice di essere uno scrittore, è invitato come intellettuale. Invece di «Qualcuno verrà» di Minnelli, però, è proiettato «Quei bravi ragazzi» di Scorsese.