Arene estive, chi va e chi viene
di Francesco Mininni
E’ logico pensare che chi si trova in città nel mese di agosto abbia in un certo senso rinunciato alle ferie intese come partenza verso altri lidi. E dunque, vogliamo negargli un viaggetto sia pure virtuale che gli dia per un attimo l’impressione di trovarsi da qualche altra parte e con compagnie diverse? Ecco così che tornano utili le care, vecchie arene estive che, a ben guardare, possono svolgere con un po’ di fantasia la funzione di agenzie di viaggio alternative.
Innanzitutto è necessario munirsi de La bussola d’oro di Chris Weitz, allo scopo di non perdere l’orientamento. Poi, se si è riusciti a scansare Un’estate al mare di Carlo Vanzina, si possono passare 2 giorni a Parigi con Julie Delpy o fare una capatina In Bruges guidati da Martin McDonagh. Se preferite andare più a nord, basta chiedere: Anders Nilsson è pronto a narrarvi i suoi Racconti da Stoccolma e Alex de la Iglesia a intrattenervi con i suoi Oxford Murders.
Se invece volete andare all’Est, Giuliano Montaldo vi attende con I demoni di San Pietroburgo. Per un’opzione più intrigante ed esotica, basta prendere Il treno per il Darjeeling di Wes Anderson. Oppure orientarsi verso Persepolis con l’attenta guida di Vincent Paronnaud e Marjane Satrapi. Tutto rigorosamente prenotato, è ovvio: potreste trovare l’Hotel Meina di Carlo Lizzani tutto occupato e sareste costretti a dover ricorrere a Milano-Palermo il ritorno di Claudio Fragasso.
Se proprio vi piace una vacanza misteriosa e musicale, Tony Gatlif è pronto ad accompagnarvi in Transylvania. Se invece amate il rischio, Matteo Garrone vi mostrerà tutte le tristezze di Gomorra.
Chi invece fosse intenzionato ad orientarsi verso gli Stati Uniti, dovrà ricordarsi, aiutato dai fratelli Coen, che Non è un paese per vecchi. Dopodiché, potrà salire su Quel treno per Yuma di James Mangold o visitare Paranoid Park sotto la supervisione di Gus Van Sant. Anche se il viaggio più intenso e doloroso resta quello organizzato da Paul Haggis Nella valle di Elah.
Ma poi, chi l’ha detto che si debba per forza visitare posti conosciuti? Il bello del viaggio virtuale è che permette di andare dovunque uno voglia. Con la macchina del tempo, ad esempio, si potrebbe risalire al 10.000 A.C. con Roland Emmerich. Rodrigo Plà non vede l’ora di introdurci ne La zona. Gore Verbinski ci attende insieme ai suoi Pirati dei Caraibi ai confini del mondo per farci vivere avventure interminabili. Steven Spielberg (chi altri?) è pronto a farci conoscere Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo. Jennifer Flackett e Mark Levin vogliono guidarci Alla ricerca dell’isola di Nim. Non basta: Jimmy Hayward e Steve Martino ci attendono per presentarci Ortone e il mondo dei chi. Per non parlare di Julie Taymor, che vuole addirittura condurci Across the Universe.
Se poi non vi basta neanche questo, abbiamo due offerte definitive che non ammettono repliche. Vera Belmont è pronta ad insegnarci a Sopravvivere con i lupi, mentre Philippe Aractingi è seriamente intenzionato a guidarci in un tour Sotto le bombe.
E se tutto questo potrebbe succedere anche rimanendo seduti davanti a uno schermo televisivo, credeteci: su grande schermo, magari sotto le stelle, con quel po’ di refrigerio che lo spazio aperto notturno può offrire, beh, è tutta un’altra cosa.