Prato
Ru 486 Anche a Prato l’aborto in pillole
(dal numero 14 del 18 aprile 2010)
I medici cattolici: così si lasciano le donne da sole
«Come cattolici siamo assolutamente contrari all’aborto, che sia chirurgico o medico, con la spirale o con la pillola del giorno dopo». Lo ribadisce Maria Nincheri Kunz, presidente dei Medici cattolici della nostra provincia. A parte la situazione, estrema, «in cui si debba scegliere tra la vita della mamma e quella del bambino: ma in quel caso io consiglio sempre il ricorso all’aborto chirurgico». Per la Kunz, infatti, la Ru486 «è un aborto chimico, e secondo riviste scientifiche autorevoli è dieci volte più pericoloso di quello chirurgico». Non solo: «Si sono verificati episodi di infezioni gravissime che hanno portato a morte giovani donne sane e le complicanze emorragiche possono essere molto importanti, senza contare che anche vicino a noi, tra Empoli, Pontedera e Siena, una donna su cinque è dovuta tornare in ospedale per fare la revisione chirurgica». Secondo la Kunz, allora, «non è vero che l’aborto chimico è più dolce: ci sono forti dolori per giorni e giorni, la donna è più sola, il procedimento di espulsione del feto è più lungo. L’unica verità – conclude la Kunz – è che si vogliono liberare le sale operatorie e dare tutto in mano alle donne. Ma questo è un modo di prenderle in giro».