Toscana
Route nazionale, tutti al Campo del futuro per la cerimonia di apertura
Risalendo – accompagnati da Marco Calvini – lo sciame d’ape diretto verso la mèta, incroci il volto di tanti giovani acqua e sapone con il sorriso stampato sul volto, le guance arrossate, i capelli raccolti. Una sola eccezione: un giovane quasi completamente rasato che ha mantenutosul cuoio capelluto della sua testa solo i contorni di una freccia: l’icona della route nazionale.
Non vedi un sacco o una carta fuoriposto nelle tendopoli allestite a sinistra e a destra di quel viale. Dopo le polemiche alimentate da settimane da un gruppo di intellettuali ambientalisti – contrari al raduno – i ragazzi sanno di avere i riflettori puntati su di loro: sarà per questo – o forse più semplicemente per la naturale predisposizione al rispetto del creato – che gli scout Agesci osservano alla lettera il vademecum diffuso dal parco: non sprecare acqua, energia elettrica, né cibo. I mezzi della Caritas fanno la navetta tra la tenuta di San Rossore e la Cittadella della solidarietà: è lì che confluisce il cibo non consumato.
In attesa dell’arrivo delle autorità, l’animatore invita tutti alla sending ovation ovvero alle ovazioni stando seduti. Il sole picchia duro e decine di volontari portano confezioni di acqua. Arrivano gli sbandieratori ed i musici pisani. Poi è il momento degli amministratori.
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, non nasconde l’entusiasmo. L’emozione lo rende addirittura rauco. Purtuttavia – prima ai microfoni dei giornalisti e poi sul palco – approfitta dell’occasione per spazzare vie le polemiche: «Noi – urla nel microfono – siamo per un parco aperto ai giovani e che non sia una riserva di pochi fortunati. L’allora presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro donò la tenuta alla Regione per valorizzarla e penso che oggi condividerebbe la scelta fatta e la sfida dell’Agesci». Poi sottolinea che «il Paese ha un gran bisogno di sfide come quella di questi giovani che scelgono di stare insieme per condividere valori e cercare soluzioni condivise».
Il sindaco di Pisa Marco Filippeschi ringrazia gli scout «perché hanno fatto un grande regalo a tutta la città» scegliendo San Rossore come luogo per la route nazionale. E rivolto agli scout, da presidente nazionale di Legautonomie si fa «portavoce di tutti i sindaci delle vostre città di provenienza per augurarvi buon cammino».
Fabrizio Manfredi, presidente dell’area protetta, invita i ragazzi a «vivere con coraggio l’avventura della vita» e spiega che i valori degli scout di rispetto della natura sono gli stessi di «chi ha l’onore di governare questo ente con l’obiettivo di conservarlo ma al tempo stesso renderlo fruibile e sempre più vicino ai cittadini».
In prima fila anche il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e presidente della Conferenza episcopale toscana, insieme all’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto e all’arcivescovo di Cagliari, presidente del Comitato scientifico ed organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici italiani e già assistente nazionale degli Scout Agesci Arrigo Miglio.
Le foto sono di Gerardo Teta