Toscana

ROSSI, LAVORO E IMPRESE DIMOSTRANO DI SAPER REAGIRE A CRISI

(ASCA) – Il tema dell’economia è al primo posto nell’agenda della giunta della Toscana alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha riferito oggi nell’incontro con i giornalisti le situazioni che sono state esaminate dalla task force nella sua prima riunione: un elenco puntuale di situazioni e vertenze che, accanto a quelle tuttora problematiche, vede anche i primi risultati di un impegno quotidiano a tutto campo da parte della Regione. Un impegno, nota il presidente, portato avanti anche grazie a Fidi Toscana e Sici (società per lo sviluppo delle imprese partecipata da Fidi e da alcune banche), fatto di attenzione quotidiana a tutti gli aspetti che caratterizzano le diverse fasi dell’economia regionale e le diverse situazioni aziendali, dalla mediazione al confronto diretto con le parti sociali, alla ricerca degli investitori ai rapporti con le banche. “Perché – dice il presidente – il mondo del lavoro e le imprese toscane dimostrano di saper reagire alla crisi e trovano nella Regione e nelle istituzioni un punto di riferimento importante”. è grazie a questo impegno costante che sta arrivando a soluzione la vicenda dell’Isi (ex Electrolux), con l’intervento di Fidi Toscana e Sici, entrate nel capitale insieme ad investitori privati: “Siamo avviati su una strada positiva – dice Rossi – con un nuovo piano che consentirà di riassorbire, entro 24-36 mesi, tutto il personale”. Anche per la Seves positiva la nuova partenza delle attività della fabbrica di Calenzano, in seguito alla ristrutturazione del forno esistente, che ha permesso di riassorbire la maggior parte degli 80 lavoratori. Piu’ problematica la situazione della Eaton di Massa, dove per 340 lavoratori si sta esaurendo il periodo di Cassa integrazione: “É una vertenza cruciale – afferma il presidente – perché inserita in un territorio particolarmente colpito, con alti livelli di disoccupazione”. Nei prossimo giorni il presidente andrà a Roma al ministero dello sviluppo economico per sollecitare un concreto impegno da parte del governo. “Anche se non troveremo ancora un ministro dopo quasi 140 giorni – nota Rossi – chiederemo comunque a Invitalia di fare la sua parte, anche in vista del potenziale ingresso di un gruppo italiano. Una possibilità in cui la Regione crede e che speriamo possa servire a dare uno sbocco positivo alla vicenda”.