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ROSARNO: CIPSI E CHIAMA L’AFRICA, NO AL CLIMA DI ODIO RAZZIALE

“La situazione che si è creata a Rosarno è anche la conseguenza di un clima di odio razziale e discriminazione nei confronti dei migranti molto preoccupante”: è il commento di Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione Cipsi, coordinamento di cui fanno parte 45 associazioni di solidarietà e cooperazione internazionale, a seguito delle rivolte avvenute in nei giorni scorsi nel comune calabrese, conseguenti al ferimento di due migranti con un fucile ad aria compressa. “Rosarno nel corso di questi ultimi anni ha vissuto in maniera estremamente positiva il fenomeno dell’immigrazione – ha sottolineato Eugenio Melandri, direttore del mensile “Solidarietà internazionale” e coordinatore di ChiAma l’Africa -. Si è dimostrato un comune molto attento ai problemi delle comunità migranti, un esempio virtuoso di accoglienza e integrazione”. Purtroppo, ha aggiunto, “l’esperienza positiva di Rosarno è diventata sempre più un caso isolato. Questo luogo di accoglienza ha finito per generare una sacca di disagio e odio razziale sfociata nel gesto compiuto probabilmente da un gruppo di teppisti”. Da Barbera, anche “un accorato appello ai migranti e alla società civile, affinché venga data a questo episodio una risposta civile e democratica, evitando di lasciarsi attrarre da forme di lotta violenta”.Sir