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RONDINE (AR), ALLA CITTADELLA DELLA PACE ARRIVANO LE PRIME STUDENTESSE DA RUSSIA, ISRAELE E MACEDONIA

“Le suore di clausura si chiudono in un monastero per amare il mondo, le ragazze dello Studentato di Rondine si “chiudono” simbolicamente nel borgo toscano per imparare a stare con il nemico”: l’ha detto Franco Vaccari, Presidente dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace presentando oggi – in una conferenza stampa inedita all’interno di un convento di clausura – l’evento che si terrà sabato 22 settembre nella località in provincia di Arezzo per festeggiare le prime studentesse donne che si apprestano ad entrare nella comunità internazionale di Rondine, finora aperta solo agli uomini. “Non si può accogliere l’altro, accettare il diverso, se prima non accettiamo noi stessi, così come siamo. Ogni processo di pace comincia da qui. Il nostro monastero, proprio come Rondine, è una piccola comunità ed è più facile incontrare davvero l’altro, stabilirci un dialogo e accettarlo per quello che è” – ha affermato Suor Angela, la Madre Priora del monastero delle Carmelitane scalze di Arezzo che da tempo conosce e collabora con Rondine Cittadella della Pace, da più di 10 anni una delle realtà più significative e concrete del nostro paese sul tema della pace. Rondine realizza infatti dal 1997 uno Studentato Internazionale dove convivono giovani provenienti da territori in conflitto e zone di guerra (Bosnia, Israele, Palestina, Georgia, Abkhasia, Inguscezia, Ossetia, Sierra Leone, Serbia, Federazione Russa, Cecenia e Macedonia) che sperimentano una vita quotidiana, di formazione e studio. Scopo dello Studentato è consentire ai giovani, una volta completato il ciclo di studi, di rientrare nel paese d’origine per testimoniare quanto appreso a Rondine, ovvero la concreta possibilità del dialogo, della riconciliazione e della pacifica convivenza, anche con il “nemico”. Suor Angela è la prima, ideale ‘madrina’ delle nuove studentesse – Ana, Galia, Yulia, Riva provenienti da Macedonia, Israele e Federazione Russa – il cui arrivo sarà festeggiato ufficialmente sabato 22 settembre. L’inaugurazione dello Studentato femminile inizierà intorno alle 17.00 presso la sede dello Studentato con l’esibizione di un gruppo di sbandieratori, l’inaugurazione della mostra “L’altra metà del cielo” con opere di giovani artiste donne e l’apertura del “Muro della creatività e dell’arte”, dove chiunque potrà esprimere artisticamente la propria voglia di pace.Sarà presente per l’occasione il Ministro Rosy Bindi che porterà la sua testimonianza assieme a Elisa Mussaeva (Consulente dell’Internation Helsinki Federation for Human Rights e già esponente dell’Associazione Memorial, vissuta in Cecenia e impegnata da tempo per la difesa dei diritti umani in questa repubblica autonoma della Federazione russa), Giovanna Ceccatelli Gurreri (Docente di Sociologia dei processi Culturali e comunicativi presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Firenze e Presidente del Corso di laurea in “Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti”), Nelida Ancora (Politica, impegnata nel mondo della Cooperazione). L’incontro sarà condotto dalla giornalista RAI Giuseppina Paterniti. Partner principale dell’inaugurazione è la Fondazione Cariplo che supporta Rondine in questa delicata e importantissima fase di inaugurazione e presentazione delle ragazze.Con l’entrata delle prime studentesse la scommessa di Rondine raggiunge la massima audacia: un giovane ceceno con una ragazza russa, una israeliana con un palestinese, una macedone con un serbo e un bosniaco. I ragazzi e le neo-arrivate studentesse, spesso provenienti da paesi attualmente in conflitto, condivideranno alcuni anni assieme, ognuno con un autonomo percorso di studi, ma con un comune percorso di dialogo e di confronto nella convinzione che solo la conoscenza e la comprensione profonda sia la base della convivenza pacifica tra i popoli. Adesso, a Rondine, il laboratorio della pace diventa integrale perché mette insieme tutte le energie – maschili e femminili – che rifiutano la violenza e la guerra e, insieme, le spinge ad aprire inedite vie di riconciliazione e di fraternità. Le studentesse, come i loro colleghi maschi, sono state selezionate attraverso i partners di Rondine, strutture territoriali come Ambasciate, Università, Organizzazioni Non Governative e singole personalità in costante contatto con le realtà locali. (cs)