La leggenda di Santa Margherita di Antiochia e Santa Dorotea entra di nuovo nella sua «casa». L’antico manoscritto sottratto alla biblioteca di Arezzo nel 1987 è tornato in città dopo più di 20 anni. «Il testo è stato ritrovato durante una complessa indagine spiega Salvatore Lutzu, del nucleo carabinieri di Genova che ha portato a termine l’operazione insieme ad altre opere presso un appassionato collezionista torinese che lo ha mantenuto integro e in buono stato». «Il manoscritto afferma Caterina Tristano, presidente della biblioteca di Arezzo risale al XIV-XV secolo. Scritto in volgare era il classico libro “da mano” di uso religioso e signorile che accompagnava la formazione di giovinette di buona famiglia». Assieme alla leggenda di Santa Margherita di Antiochia, i carabinieri di Genova hanno recuperato anche le pagine miniate sottratte nel 1975 alla biblioteca dell’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, in provincia di Siena. Un settore quello della conservazione dei manoscritti antichi nel quale la città di Arezzo è da sempre capofila anche grazie ad un master del polo universitario aretino incentrato proprio sullo studio dei beni librari. «È nostra intenzione ha aggiunto Caterina Tristano organizzare entro l’anno una mostra di tutti i manoscritti censiti e conservati presso la biblioteca». Lorenzo Canali