«Ritorniamo a sognare»: è questo l’invito, espresso con le parole di papa Francesco, che la Chiesa fiorentina rivolge a tutti: preti, diaconi, religiosi e religiose, animatori sinodali, gruppi e associazioni ma più in generale «a tutti voi che sentite l’urgenza di abbracciare la strada missionaria che papa Francesco sta indicando alla Chiesa». Così scrive don Giovanni Paccosi, vicario episcopale per la pastorale, nella lettera inviata in questi giorni.L’incontro si svolgerà sabato 20 marzo dalle 15 alle 17: «ci troveremo, su piattaforma virtuale, per formare dei tavoli di dialogo in cui mettere alla prova la nostra “sinodalità” nel discernimento delle situazioni che ci troviamo a affrontare nella nostra esperienza di fede, nella Chiesa e nella società».Per partecipare all’incontro è necessario iscriversi, in modo da poter formare i tavoli di dialogo: il modulo da compilare per l’iscrizione è sul sito diocesano www.diocesifirenze.it«La nostra comunità diocesana – scrive don Paccosi – da tempo ha intrapreso, seguendo l’invito del nostro vescovo e grazie alla disponibilità di tante persone come voi, un cammino di discernimento e di dialogo, per rendere carne l’immagine di Chiesa in uscita, proposta dall’Evangelii Gaudium, che non può rimanere uno slogan. A dicembre scorso, nell’incontro con voi animatori (virtuale nella forma, ma reale come incontro), abbiamo cercato di leggere i segni di novità accaduti in quest’anno così particolare e le luci che la Chiesa ci ha offerto per discernere i passi da fare. Senza fretta, con calma sapiente, vogliamo rispondere a questa circostanza, rendendola un’opportunità di crescita e di maturazione del cammino – su cui già siamo – della sinodalità e del dialogo».Il titolo dell’incontro, «Ritorniamo a sognare», è anche il titolo di un recente libro di papa Francesco che scrive: «Vediamo la realtà, facciamo discernimento e là scopriamo un segno di Dio. Non pretendiamo di avere già le risposte, ma, usando i criteri del Vangelo e i suggerimenti dello Spirito, il discernimento ci permette di ascoltare l’invito del Signore e di seguirlo. La nostra vita diventa, di conseguenza, più complicata e molto più ricca e profetica, per rispondere con la profondità che soltanto lo Spirito Santo ci può donare. Il cambio d’epoca, accelerato dal coronavirus, è un momento propizio per leggere i segni dei tempi. Si apre uno spazio tra le realtà e le sfide che affrontiamo e le soluzioni di cui disponiamo. In questo spazio possiamo riflettere, interrogarci e dialogare».Questo dunque è l’obiettivo dell’incontro, in stile di sinodalità, rivolto agli animatori già impegnati nel Cammino sinodale e a tutti coloro (componenti dei consigli pastorali, catechisti, giovani, membri di associazioni e movimenti…) che desiderano far parte di questo cammino.Il riferimento è quello offerto dal cardinale Giuseppe Betori in una recente intervista ad Avvenire: «la prospettiva di una Chiesa che va in cerca della presenza di Dio nella storia, con atteggiamento di ascolto, nella certezza che Dio la precede». «C’è ancora chi pensa – afferma ancora l’arcivescovo – che il rinnovamento della Chiesa passi attraverso una revisione delle strutture e dei rapporti tra i diversi soggetti ecclesiali. Tutto questo è spazzato via dall’orizzonte dell’Evangelii Gaudium, in cui il Papa ci insegna che la vera riforma della Chiesa nasce dall’esperienza del suo proiettarsi nella storia come soggetto unitario missionario».