Toscana
RISCHIO SISMICO, SI RAFFORZA LA STRUTTURA REGIONALE
E’ sul potenziamento e sul coordinamento dei Geni civili che si fonda la riorganizzazione del servizio sismico regionale, con nuovo personale altamente specializzato e con l’idea di creare progressivamente tre Aree vaste per presidiare il territorio, in stretto contatto con la struttura regionale. Un sistema funzionale alla nuova classificazione sismica della Toscana, che vede tutto il territorio classificato come sismico, con 90 Comuni su 287 in zona 2, a rischio medio-alto, 106 in zona 3s, 67 in zona 3, e solo 24 in zona 4, a basso rischio. Questo in sintesi quanto è emerso dalla seduta che la commissione Territorio e ambiente, presieduta da Erasmo D’Angelis, ha dedicato all’argomento, ascoltando il direttore generale del Dipartimento politiche ambientali e territoriali della Regione, Mauro Grassi. Valorizzare e potenziare quel grande serbatoio di cultura tecnica e scientifica che sono i Geni Civili commenta il presidente D’Angelis (Pd) è fondamentale in una regione come la nostra, interessata in modo diffuso dai fenomeni sismici: la conoscenza del territorio, la prevenzione, la ricerca giocano un ruolo strategico. Il potenziamento dei Geni civili e l’organizzazione in tre aree sono importanti e conformi alle esigenze, ha aggiunto Luca Titoni (Udc, segretario della commissione), che ha chiesto chiarimenti in particolare sulle modalità di selezione del personale e sulla suddivisione territoriale. Il vicepresidente, Andrea Agresti (An-Pdl), ha sottolineato invece l’aspetto delle competenze, chiedendo: Si tratterà di un’attività di tipo burocratico, di controllo delle pratiche edilizie, o si estenderà alla prevenzione, alla ricerca, al monitoraggio del territorio?. Il settore è stato spiegato sarà organizzato in tre macro-aree, fortemente collegate da un lato alle politiche di scala regionale, dall’altro agli enti locali e quindi alle politiche territoriali. La riorganizzazione prevede, a regime, 49 nuove unità altamente specializzate, fra ingegneri, architetti, geologi e geometri, tutti assunti con concorsi (alcuni conclusi altri in corso) o scorrimento di graduatorie. L’obiettivo è la creazione di un sistema integrato, che faccia leva non solo sulle competenze tecnico-burocratiche ma anche sulla formazione e sulla ricerca. (ab)