Toscana
Rifugiati, due decreti in materia di asilo
Il Consiglio dei ministri ha approvato, lo scorso 9 novembre 2007, due decreti legislativi di recepimento di direttive comunitarie in materia di asilo.
La prima (direttiva 2004/83/CE), riguarda le norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta.
La direttiva 2004/83/CE del 29 aprile 2004 è intesa a garantire che in tutta l’Unione europea vengano applicati gli stessi criteri per il riconoscimento delle persone che hanno effettivamente bisogno di protezione internazionale e che venga loro riconosciuto un livello minimo di diritti e di benefici negli stati membri.
La direttiva introduce un regime armonizzato per la protezione di coloro che non rientrano nel campo di applicazione della convenzione in materia di rifugiati, ma che necessitano tuttavia protezione internazionale, quali, ad esempio, le vittime della guerra civile.
Tanto per lo status di rifugiato e che per quello di protezione sussidiaria, la direttiva definisce i diritti e i benefici che ne derivano, tra cui il permesso di soggiorno, l’accesso all’istruzione e all’occupazione, l’assistenza sanitaria e sociale, l’unità del nucleo familiare e l’integrazione.
La seconda (direttiva 2005/85/CE), recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato, è strettamente collegata al decreto legislativo di attuazione della direttiva 2004/83/CE e rappresenta un rafforzamento dei diritti umani.
Gli obiettivi della direttiva sono sostanzialmente quelli di limitare il fenomeno degli spostamenti dei richiedenti asilo tra Paesi membri dovuti ai diversi sistemi normativi e di favorire l’adozione di procedure efficienti e rapide per il riconoscimento e la revoca dello status di rifugiato.
La norma prevede la possibilità di restare in Italia per chi ha presentato un ricorso contro il diniego della domanda di asilo, fino alla definizione del procedimento giurisdizionale.