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Rifugiati: Caritas Internationalis, “garantire attuazione politiche che contribuiscano ad accogliere in modo dignitoso e sicuro”
“Garantire l’attuazione di politiche che contribuiscano a ricevere i rifugiati in modo dignitoso e sicuro; garantire ai rifugiati beni primari quali cibo, acqua e assistenza sanitaria, consentendo loro di vivere una vita dignitosa; garantire ai rifugiati e agli sfollati interni l’accesso a condizioni di vita sicure specialmente in questo periodo di pandemia”: sono le richieste di Caritas Internationalis lanciate dal suo segretario generale Aloysius John in un messaggio diffuso oggi in vista della Giornata mondiale del rifugiato di domani.
“Decisioni coraggiose e mirate” chieste ai leader politici “per tutelare i rifugiati”, in particolare “quanti di loro che in molti luoghi del mondo oggi sono vittime di ogni tipo di abuso e violenza”. La pandemia di Covid-19, afferma John, “ci ha insegnato la necessità della solidarietà globale per combattere qualsiasi problema affligga l’umanità. Quest’anno, il 2020, ci deve condurre a un nuovo modo di rispondere al dramma dei rifugiati. Come comunità internazionale, l’umanità è stata in grado di organizzarsi contro la pandemia. Allo stesso modo, c’è un urgente bisogno di accogliere i rifugiati con empatia e solidarietà, affrontare le cause profonde del fenomeno migratorio e sviluppare un sistema economico giusto che garantisca loro pari opportunità”. Nel messaggio il segretario generale di Caritas Internationalis ricorda chi “è stato è sradicato dalla sua casa, dalla sua cultura, dalla sua famiglia e dal suo ambiente e vive una tragica quanto dolorosa situazione”. Un pensiero particolare John lo rivolge ai tanti “Rohingya, che hanno lasciato le proprie case per essere trapiantati nel vicino Bangladesh dove, nonostante la disponibilità del governo locale a riceverli, sono profondamente vulnerabili, oggi perfino al contagio di Covid-19. E come loro ci sono milioni in altre parti del mondo”.