Italia

RIFUGIATI: APPROVATA RIFORMA SU DIRITTO D’ASILO

Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi due decreti per l’attuazione delle direttive dell’Unione Europea sul diritto d’asilo; la prima sul riconoscimento e la revoca dello status di rifugiato, e la seconda relativa allo status delle ‘persone bisognose di protezione internazionale’. La riforma introduce una maggiore indipendenza delle commissioni territoriali che decidono se concedere lo status di rifugiato in prima istanza, e fissa – per la prima volta – un termine perentorio di tre mesi di tempo per la decisione del giudice in caso di ricorso. Per garantire maggiormente il richiedente, la direttiva – che comunque non costituisce ancora la legge organica di cui l’Italia è il solo paese UE ancora sprovvisto – stabilisce anche che l’eventuale ricorso sospenda la possibilità di espellere l’interessato dall’Italia prima che sia presa una decisione definitiva sul suo caso. Vengono inoltre aboliti sia il trattenimento nei centri di identificazione, sostituiti dai centri di accoglienza, sia la distinzione tra diverse procedure, ordinaria e semplificata, per l’esame della domanda di protezione internazionale. Secondo il ministro degli Interni Giuliano Amato, quest’anno in Italia le persone a cui è stato concesso lo status di rifugiato sono 8000, mentre è stata accordata “protezione umanitaria” in circa 7000 casi. “La nuova disciplina – ha assicurato il ministro – non aumenta questi numeri”. Il Comitato Italiano per i Rifugiati (Cir) ha espresso apprezzamento per l’impostazione della riforma, “che supera aspetti molto restrittivi introdotti dalla legge Bossi-Fini”, sottolineando però che “i due decreti non colmano in alcun modo la necessità di una legge organica sul diritto d’asilo in attuazione del dettato costituzionale”.Misna