Sostegno a tutti coloro che, avendo a cuore la situazione dell’Università, si ritrovano in questi giorni, in moltissime città italiane, per manifestare pacificamente il loro dissenso. Lo offre la Fuci, commentando l’approvazione del disegno di legge concernente Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario ieri alla camera. La Fuci riconosce il malessere dell’Università italiana ed il suo bisogno impellente di riforma, una riforma che non la consideri come mero capitolo di spesa ma che sia disposta ad investire in essa, riconoscendola come risorsa fondamentale per il Paese. Ma ancor di più, prosegue la Fuci, il nostro sistema universitario necessita dell’attenzione di una classe politica che abbia a cuore il futuro dei giovani e dell’istruzione, perché il futuro del nostro Paese passa da lì, dalle aule universitarie. Rispetto alle proteste, la Fuci stigmatizza ogni forma di violenza gratuita, ma è discutibile l’opportunità politica di una riforma approvata in un periodo di grande incertezza politica ed alla vigilia di un voto di fiducia. E se l’Università deve diventare campo di conflitti e vendette tra partiti politici e corporazioni noi non ci stiamo. La Fuci è a favore di una mobilitazione che scuota il torpore di un Paese che non considera l’università come questione’ di tutti. Pur volendo esprimere un parere definitivo dopo l’approvazione in Senato, La Federazione sottolinea alcuni punti critici, riguardanti il sistema di valutazione della ricerca, i ricercatori a tempo determinato, il diritto allo studio, la governante, la disponibilità di fondi. Da giovani universitari afferma la Fuci – non siamo disposti a rimanere passivi di fronte alla condizione di stallo in cui versa, da troppo tempo, l’Università italiana, né siamo inclini a rigettare ogni proposta che ci venga presentata. E’ per questo che chiediamo al ministro dell’Istruzione l’istituzione di un tavolo che riunisca le associazioni rappresentative, politiche e non, degli studenti universitari per elaborare congiuntamente delle iniziative serie ed attente che permettano una rinascita dell’Università. Chi ha responsabilità pubbliche deve creare le condizioni perché il dibattito democratico sia attento ed inclusivo. Siamo estremamente convinti della necessità di un tale strumento conclude la Fuci – ed è per questo che ci rivolgiamo direttamente al ministro Gelmini, alla quale chiediamo: Convochi subito questo tavolo. Non domani, ma oggi stesso’.Sir