Italia

RIFORMA UNIVERSITÀ, FUCI: A RISCHIO PARALISI

“Da giovani universitari che amano il loro Paese non rimaniamo passivi spettatori della condizione in cui versa l’università italiana, ma allo stesso tempo non siamo inclini a seguire gli slogan del momento o a demolire proposte e istituzioni”. Così la Fuci (Federazione universitaria cattolicai italiani) riassume oggi, in una nota, la sua posizione in merito alla riforma dell’università, mentre prosegue in Aula l’esame del ddl, approvato dal Senato, e delle proposte di legge in materia. “In tutta Italia – si legge nella nota – dilagano proteste dalle varie forme, c’è chi sale sui tetti, chi blocca aeroporti, chi promuove e partecipa ad assemblee e a tavoli di confronto e di riflessione”. Per la Fuci, l’assalto di ieri al Senato da parte di alcuni studenti costituisce “un atto di gravità inaudita, contro ogni senso civico”. “Siamo convinti – spiega l’associazione – che una siffatta esplicitazione della protesta finisca per scadere in vandalismo ed inciviltà, assolutamente inconcludente e, anzi contro il principio che dovrebbe muovere chi esprime una critica, chiedendo ascolto, possibilità di esprimere la propria opinione e rispetto”.Alla Fuci, invece, “preme ricordare e rendere protagonisti, in questo grave momento per l’università nel nostro Paese, tutti gli studenti che dal nord al sud d’Italia sono ancora in attesa dell’inizio delle loro lezioni”: si tratta, infatti, di “una situazione di assoluta gravità che compromette l’effettività del diritto allo studio”. Nella nota, in particolare, gli universitari cattolici esprimono il proprio “disappunto per il fatto che si parli di riforma mettendo mano ad un ingente taglio di risorse e si consideri l’università come una voce di spesa e non come un investimento per il nostro Paese”: di qui la richiesta di “riaprire un dialogo tra istituzioni e componenti del mondo accademico, compresi gli studenti”. Quanto al ddl di riforma, la Fuci fa notare che “in queste ore in Aula, di emendamento in emendamento, il testo sta conoscendo ampie modifiche. Si tratta di un segno evidente di una spaccatura forte in tema di università”. “Noi auspichiamo invece – la conclusione della nota – si possa trovare un clima sereno e pacato di lavoro che porti ad una piena e unanime concordanza sulle modifiche al testo del ddl. Purtroppo la situazione è molto confusa e l’incertezza della contingenza politica rischia di pregiudicare l’esito dei lavori parlamentari, su un tema di assoluta rilevanza per il presente e il futuro del nostro Paese”. (Sir)