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RIFORMA LEGGE ELETTORALE: CIF, APPELLO A CIAMPI PERCHE’ NON FIRMI LA LEGGE

Con la riforma elettorale approvata dalla Camera dei deputati, i partiti politici ”diventano monadi chiuse alla comunicazione con la società civile”: soprattutto a causa dell’eliminazione dei collegi uninominali con coalizioni composte da liste bloccate, senza preferenze. E’ la denuncia del Cif (Centro Italiano Femminile), che – insieme ad altre associazioni di donne – ha raccolto adesioni per chiedere al Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, di non firmare la legge.“Coalizioni chiuse anche alle donne”, è il commento di Anna Maria Mauro Pastorino, presidente del Cif, che sottolinea come “ancora una volta emerge l’orientamento e l’insensibilità dei parlamentari circa la necessità e l’urgenza dell’attuazione dell’art. 51 della Costituzione relativo ad una equa presenza di deputate e senatrici nel Parlamento italiano; infatti l’emendamento proposto che vincolava ad inserire una donna ogni tre candidati in lista, è stato respinto a grande maggioranza”. Per colmare quella che definisce una “incredibile lacuna” nella legge approvata alla Camera, il Cif singolarmente, e d’intesa con altre associazioni, ha inviato inoltre una lettera ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Capigruppo di Camera e Senato, nonché a tutte le parlamentari donne, per chiedere “un provvedimento legislativo che favorisca la presenza equilibrata di ambo i sessi nelle liste elettorali”. “È urgente – conclude Pastorino – studiare ed attuare, come donne appartenenti alla società civile, nuovi percorsi di partecipazione in tutte le sedi possibili”.Asianews

Legge elettorale, una riforma senza un perché