Italia
Riforma credito cooperativo, Federcasse e Confcooperative: sì a correttivi ma non snaturare provvedimento
Federcasse e Confcooperative ricordano, inoltre, che in questi ultimi dieci anni, «un modello di banca alternativo, mutualistico e di comunità, sia stato capace di resistere e di reagire senza danni per i soci, per i clienti e per le casse pubbliche alla crisi economica, anzi accrescendo la propria capacità di finanziamento dell’economia reale». Nel ritenere che il modello di banca cooperativa mutualistica debba essere oggi adeguato ad un contesto di regole internazionali ed europee che richiedono sistemi di tutela, mettono ora in guardia dallo snaturamento della riforma stessa in fase di applicazione del provvedimento. «Ben vengano, quindi, correttivi che possano ulteriormente migliorare la struttura stessa della riforma – affermano Federcasse e Confcooperative in un comunicato -, ma senza destabilizzare il sistema. Lo spirito ed i legami di solidarietà della categoria non possono venir meno. Si tratta di una solidarietà «obbligata» perché comune e specifico per tutte le Bcc, Casse Rurali e Casse Raiffeisen è il quadro normativo che ne regola l’attività. La solidarietà fra le Bcc non può venire meno se non al prezzo di un indebolimento generale del sistema, con grave danno per la tenuta del tessuto economico e sociale del Paese».