Toscana

RIFORMA CONSULTORI FAMILIARI, CONSIGLIO REGIONALE BOCCIA PDL FRLL’UDC

Con 31 voti contrari e quattro favorevoli il Consiglio regionale della Toscana ha respinto una proposta di legge sulla riforma dei consultori familiari, presentata dal gruppo Udc. Il provvedimento interviene sulle finalità e sulle attività dei consultori, la cui legge istitutiva risale al 1975 e poi aggiornata al 1978. L’aula ha invece approvato a maggioranza un ordine del giorno dedicato al rafforzamento delle politiche per la famiglia e l’infanzia presentato dal centrosinistra. Nel presentare la proposta di legge, il capogruppo dell’ Udc, Marco Carraresi aveva detto: “Puntare sulla famiglia è un obiettivo ampiamente condiviso. La comunità familiare è una grande risorsa per la società odierna, luogo primario di educazione e di solidarietà. La realtà, viceversa, indica una crescente difficoltà dell’istituto familiare, poco tutelato e sostenuto, spesso perfino disconosciuto”. Nei consultori oggi c’é “un servizio che ha smarrito gran parte del suo ruolo specifico, in una sorta di deriva sanitaria”. Serve, per Carraresi, “una proposta di legge che punta a favorire una diffusione più capillare e a potenziare il ruolo e la funzione dei consultori, oggi esclusivamente orientata ad un servizio ambulatoriale ed individuale, nel quale sono privilegiati gli aspetti ginecologici e pediatrici. L’obiettivo è sviluppare attività di consulenza ed assistenza per rimuovere le difficoltà che possano indurre la donna all’interruzione volontaria della gravidanza”. “E’ un modo per dare le gambe all’applicazione di una legge che in qualche punto ha incontrato delle difficoltà – ha affermato Stefania Fuscagni (Fi-Pdl) -. Il consultorio pubblico familiare è nato molti anni fa, in un contesto molto diverso: é necessario dargli un contenuto contemporaneo”. “Non c’é bisogno di questa legge – ha dichiarato Filippo Fossati (Pd) – non c’è bisogno di intervenire, con qualche trovata strumentale. E’ in atto una strategia di rafforzamento del ruolo dei consultori, abbiamo tutti gli strumenti necessari, c’é già un primo stanziamento di 3,5 milioni di euro per strutture e personale”. “Come commissione Sanità – ha aggiunto Fabio Roggiolani (Verdi) – ci siamo occupati a più riprese di questa legge. Abbiamo votato contro anche per una certa continua insistenza su determinate funzioni dei consultori, specie nei confronti delle donne. Si tratta di strutture che debbono essere implementate, migliorate, ma devono mantenere un carattere di terzietà, una funzione affidata a professionisti e lontana da aspetti ideologici e di propaganda”.”Ci spiace che questa occasione non sia stata colta – ha concluso Carraresi – continuiamo a dare l’immagine che in Toscana va tutto bene, ma sappiamo che non è così”. (ANSA).