Necessario fare chiarezza subito su tempi, modi, strategie e stato dell’arte. Questo il senso dell’interrogazione sull’emergenza rifiuti in Toscana presentata dai consiglieri di Alleanza Nazionale Andrea Agresti e Marco Cellai e alla quale ha risposto l’assessore alla Tutela ambientale Anna Rita Bramerini. Secondo quanto affermato dall’assessore Bramerini, la Toscana è a rischio emergenza da qui ad un paio di anni. La Regione ha detto l’assessore – ha avviato una ricognizione urgente per tracciare il quadro dello stato dell’arte su piani di smaltimento e quantità di raccolta differenziata raggiunta. Stiamo seguendo passo passo la definizione dei piani straordinari nei quali dovranno essere indicati gli interventi da attuare subito per raggiungere l’autosufficienza. Bramerini ha inoltre anticipato l’ipotesi di commissariamento per quegli enti che non faranno quanto di loro competenza nei modi e nei tempi dovuti. Ammontano a 57 milioni di euro le risorse che la Regione Toscana dovrebbe destinare a interventi sulla raccolta differenziata e per ridurre la produzione di rifiuti. Sul fronte delle risorse, Bramerini ha dichiarato che una parte dovrebbe arrivare dall’ecotassa del triennio 2008-2010. Per il vicepresidente della commissione Territorio e ambiente Andrea Agresti, la situazione appare grave e le risposte date dall’assessore sono confuse e non convincono. È necessario fare chiarezza, sin da subito, su modalità, tempi e strategie che si intendono portare avanti. Sul fronte ecotassa richiamata da Bramerini, Agresti ha dichiarato che viene pagata dai cittadini per le inadempienze e gli errori degli amministratori. Il tutto, per di più, in presenza di carteggi che affermano le carenze di impianti e piani industriali per lo smaltimento dei rifiuti. Parlare di emergenza in Toscana oggi è un fatto anche emotivo ma la crisi all’orizzonte è una certezza ha proseguito il vicepresidente perché le discariche sono destinate ad esaurirsi, 2010 o 2011 che sia non importa. Abbiamo l’impressione che a quella data, la nostra regione non sarà pronta, in termini di impianti e piani industriali. Ci troviamo di fronte ha concluso Agresti – ad un caos testimoniato anche dalla non omogeneità del costo del servizio di smaltimento rifiuti per le famiglie che varia da provincia a provincia. È una disparità inaccettabile e impone una riflessione sulla capacità amministrativa dei comuni e degli enti gestori delle varie province. (f.cio)