Prato
Ricostruiamo la sede degli scout di Camerino distrutta dal terremoto
Scout pratesi a sostegno di quelli di Camerino duramente colpiti dal terremoto. Le ragazze del gruppo Agesci Prato 4 della parrocchia di Santa Maria delle Carceri hanno promosso iniziative benefiche per raccogliere soldi da destinare agli amici col fazzolettone del paese marchigiano che ha subito gravissimi danni dopo gli eventi sismici del 2016. Anche la sede del gruppo scout locale è rimasta lesionata e attualmente è inagibile. Per ristrutturarla servono molti soldi e così le guide – questo il nome scout delle ragazze adolescenti – del Reparto femminile Nuovo Orizzonte hanno deciso di rimboccarsi le maniche e darsi da fare per finanziare parte della ricostruzione.
Nel mese di dicembre è stata organizzata una cena – preparata con i prodotti tipi marchigiani acquistati da produttori locali – e poi sono state vendute delle torte. Iniziative semplici, coinvolgenti e anche remunerative, che hanno permesso alle scout del Prato 4 di mettere insieme 1700 euro. «Una cifra che consegneremo personalmente agli amici di Camerino – racconta Caterina Nistri, una delle responsabili del Reparto Nuovo Orizzonte -, li andremo a trovare domenica 28 gennaio. Ci accompagneranno dentro la “zona rossa” per farci vedere com’è oggi la situazione. Con noi ci sarà anche un assessore comunale, tutto ovviamente avverrà in sicurezza». Non mancheranno le testimonianze dei coetanei scout di Camerino che hanno vissuto sulla loro pelle il dramma del terremoto e il dispiacere di aver dovuto lasciare le proprie case.
L’idea di dare una mano agli scout marchigiani è venuta in mente alle ragazze pratesi, rimaste molto colpite dalle immagini delle devastazioni causate dal terremoto viste in televisione, ma non solo, una di loro ha vissuto anche una significativa esperienza personale. «Una delle nostre scout si trovava in un agriturismo ad Arquata del Tronto nel giorno della prima forte scossa, quella del 26 agosto – racconta ancora Caterina – quindi ha vissuto sul posto quella tragedia. Tornata a casa ha pensato di adoperarsi per aiutare i terremotati, ci ha suggerito di fare qualcosa e noi ci siamo messe volentieri in moto», conclude la capo scout.