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RICORSO 2023: excursus normativo e giurisprudenziale
La Carta Docente viene introdotto nel nostro sistema scolastico, per la prima volta con L’art. 1 comma 121 della Legge 13 luglio 2015, n. 107.
La Carta Docente viene introdotto nel nostro sistema scolastico, per la prima volta con L’art. 1 comma 121 della Legge 13 luglio 2015, n. 107. Tale articolo ha previsto l’erogazione del bonus di 500 € solo in favore dei docenti di ruolo, escludendo dal novero dei beneficiari i docenti con contratto a tempo determinato.
Il Consiglio di Stato è stato il primo organo giudiziario a censurare il dettato normativo, riconoscendo, con la Sentenza n. 1842/2022, anche ai docenti precari il diritto a beneficiare della Carta Docenti e per l’effetto garantendo a questi ultimi una formazione adeguata, la stessa che viene garantita ai docenti rientranti nei ruoli della pubblica docenza.
A seguire le orme del Consiglio di Stato c’è la Corte di Giustizia Europea che con l’Ordinanza del 18 Maggio 2022 ha chiarito definitivamente che il bonus di 500 euro previsto dall’art. 1, comma 121, della l. 13 luglio 2015, n. 107 compete anche ai docenti con contratto a tempo determinato.
Pertanto, anche i giudici di prime cure di tutto il territorio nazionale, stante il monolitico orientamento delle giurisdizioni superiori, tendono a riconoscere, con evidente determinazione, anche ai docenti precari il diritto a poter beneficiare della carta docente. Difatti sono migliaia le Sentenze che oramai hanno consentito agli insegnanti con contratti a tempo determinato, la possibilità di spendere le somme destinate a garantire loro una adeguata formazione professionale.
Anche in Ministero dell’Istruzione inizialmente sembrava volesse aderire agli orientamenti cristallizzati in giurisprudenza, difatti con il D.L. 69 del 2023, convertito poi in Legge, si immaginava volesse porre fine alla discriminazione perpetrata ai danni dei docenti precari, riconoscendo, indistintamente, a tutto il personale docente, il bonus di 500€. Ed invece, tale intervento legislativo, rappresenta un provvedimento monco, in quanto i soli destinatari di tale riforma risultano essere i docenti precari con contratto al 31 Agosto.
L’importanza del ricorso carta docente
Gli avvocati Salvatore e Andrea Giannattasio di GiustiziaScuola, viste le numerose Sentenze che ogni giorno vengono emanate dai vari tribunali d’Italia, offrono a tutti i docenti con contratto a tempo determinato che abbiano svolto almeno 180 giorni di servizio per ogni anno scolastico, la possibilità di proporre ricorso volto ad ottenere il riconoscimento della carta docenti per tutto il periodo di precariato. Tale ricorso si pone l’obiettivo eliminare definitivamente la disuguaglianza che il nostro legislatore ha creato tra docenti di ruolo e docenti precari, consentendo a questi ultimi la possibilità di utilizzare, come fanno i colleghi di ruolo, il bonus di 500€ per accrescere la propria formazione professionale.
Chi può fare il ricorso carta docente?
Può aderire al ricorso carta docente tutto il personale docente che abbia stipulato, negli ultimi 5 anni, con l’amministrazione scolastica statale, contratti di lavoro a tempo determinato al 31 Agosto, 30 Giugno oppure con una serie di contratti di lavoro brevi e saltuari per almeno 180 giorni.
Conclusioni
Se sei un docente precario e non hai ottenuto negli ultimi 5 anni di supplenze la carta del docente, puoi rivolgerti agli avvocati dello studio legale di Giustizia Scuola, i quali, con il loro sostegno professionale, potranno fornirti tutto il supporto di cui hai bisogno. Non esitare a metterti in contatto con loro, saranno lieti di aiutarti.