Italia

RICERCA CENSIS-FERRARI: ITALIA, FIDUCIA NEL FUTURO E NELLA FORZA DELLA BELLEZZA

Anche in un momento difficile come l’attuale, oltre il 62% degli italiani ha ancora fiducia nel futuro e il 68,8% ritiene ancora “accesa” la forza spirituale nel paese. Gli italiani sono inoltre convinti che “vivere nel paese più bello del mondo li renda un popolo migliore, capace di superare la crisi”. Oltre il 68,3% ritiene infatti che il patrimonio artistico italiano sia “forza identitaria” e “punto di partenza per rilanciare il paese” giacché l’arte e la bellezza “possono dare senso e speranza alla vita”. Così Giulio De Rita, ricercatore del Censis, presentando questa mattina a Roma la ricerca “Ripartire dalla bellezza. Speranze e punti di forza nell’Italia della crisi”, promossa dalla Fondazione Marilena Ferrari e curata dallo stesso Centro studi. La bruttezza, spiega De Rita, “non viene percepita dagli italiani come un fatto estetico, ma piuttosto etico e sociale. Al primo posto della classifica essi (52,%) mettono il degrado politico”, ritenuto il “tradimento di una classe dirigente che ha il dovere di condurci al bene”, seguito dall’immondizia di Napoli (19,5%). A fronte di ciò, esiste “una moltitudine silenziosa di ‘belle’ persone, la vera forza che nel quotidiano muove il paese, ma di cui nessuno parla e che invece meriterebbe maggiore riconoscimento”. “Ho voluto con grande determinazione questa ricerca – spiega al SIR Marilena Ferrari, presidente dell’omonima Fondazione -, perché il mondo reale che vedo intorno a me è molto più bello di quello rappresentato dai media. È urgente aprire un confronto tra questa Italia vera e la nostra classe dirigente per trovare la strada per uscire dalla crisi”. Oltre a dirsi convinta che “la bellezza e l’arte siano strumento di crescita umana, sociale e culturale”, Ferrari sostiene “il valore educativo della bellezza” e la sua capacità di “trasformare le coscienze”. Ma la bellezza “spinge anche alla voglia di fare”. Ecco allora, secondo Ferrari, “le risorse di umanità, generosità, forza interiore” della maggior parte dei nostri connazionali. Dalla ricerca emerge che secondo gli italiani il primo ambito su cui investire è la cultura (32,6%), seguita da industria (27,1%) e agricoltura (20,8%). “Investire in cultura – conclude Ferrari – significa anche investire sul patrimonio umano del nostro paese”. Sulla stessa linea Elisa Manna, responsabile settore politiche culturali del Censis, secondo la quale “dare visibilità a quando di ‘buono’ esiste ancora è anche un modo” per rilanciare “la riflessione sui valori e gli aspetti spirituali dell’esistenza umana, messi in ombra da almeno 30 anni di sfrenato individualismo dominato dalla logica materialista del possesso e del consumo a tutti i costi”. Ma qui “entra in gioco la responsabilità dei media”. “Basta parlare dei tanti ‘comandanti Schettino’ che girano per l’Italia; chiediamoci piuttosto quanti siano i ‘Giovanni Lazzerini’ (il giovane animatore che sulla Costa Concordia si è mascherato da Spiderman per distrarre i bambini spaventati, ndr), anche se le belle notizia fanno meno audience di quelle negative”. Giovani e buona informazione: proprio da questo connubio nasce il nuovo progetto di Marilena Ferrari, l’istituzione del premio giornalistico “La voce della bellezza” che la stessa Ferrari spiega: “Un’iniziativa concreta per incoraggiare i giovani giornalisti ‘comunicare’ la bellezza in tutti i suoi aspetti, cui seguirà la realizzazione di un portale sul tema”. Cesare Protettì, direttore della Scuola di formazione al giornalismo dell’Università Lumsa di Roma e membro della giuria del premio, precisa che esso “è indirizzato a giovani giornalisti, blogger, fotografi, ma soprattutto ai praticanti delle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine”, e intende “raccontare l’Italia bella, creativa, solidale, custode del suo patrimonio culturale e valoriale; insomma le notizie che spesso non fanno notizia”. Il premio (dotazione complessiva 15mila euro)prevede quattro categorie. Nella giuria, oltre a Ferrari e Protettì anche il card. Ersilio Tonini e il costituzionalista Michele Ainis. Info e bando su: www.fondazionemarilenaferrari.it