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RETINOPERA: MONS. BETORI, «NON CEDERE DI UN CENTIMETRO SULLA NOSTRA IDENTITA’»

“L’impegno storico dei fedeli laici ha tante ragioni da scrivere per dire l’attualità del Vangelo”: lo ha detto ad Assisi domenica 28 settembre, nell’omelia della messa conclusiva del seminario nazionale di Retinopera, il segretario generale della Cei e arcivescovo eletto di Firenze mons. Giuseppe Betori. “La diaspora attuale dei cattolici impegnati – ha proseguito – esige un maggiore coordinamento nel campo dell’analisi e delle proposte sociali. Non si tratta di impostare una forma di ingegneria sociale, ma di alimentare l’incontro personale con Cristo facendo della croce il centro della spiritualità”. Secondo mons. Betori “oggi testimoniare il cristianesimo non è facile. Bisogna da un lato evitare i vittimismi e dall’altro non cedere di un centimetro sulla nostra identità, facendo emergere la ragionevolezza del Vangelo e mettendo in luce i valori della dottrina sociale della Chiesa perché divengano un terreno condiviso”. Quanto alla pluralità delle espressioni del laicato, Betori ha detto che “non bisogna muoversi in modo disperso ma puntare a fare rete. Ciò non significa annullare le proprie specificità, bensì partecipare alla realizzazione di un disegno comune”.Sir