Un partenariato più forte e più trasparente tra i Capi di Stato e di governo dei paesi che fanno parte delG8e del G20, l’Assemblea generale dell’Onu e la società civile per rispondere insieme alle sfide comuni dell’economia, dei cambiamenti climatici, dello sviluppo e soprattutto della pace. A chiederlo in un documento sono i partecipanti al Summit dei leader religiosi che si è aperto oggi a Bordeaux alla vigilia del vertice G8 in programma in Francia il 26 e 27 maggio. Nella dichiarazione – diffusa oggi in forma di bozza che sarà solennemente presentata domani i leader religiosi chiedono una riforma della governante mondiale. Devono essere prese misure si legge nel documento affinché il G8 il G20 si iscrivano più formalmente nel quadro delle Nazioni Unite. Il G20 deve aprire le sue porte ai Paesi a più basso reddito, fornendo almeno un seggio permanente dall’Unione Africana, all’America Latina e agli organismi regionali dell’Asia. I leader religiosi chiedono anche che il funzionamento del G8 e del G20 deve essere più trasparente in modo che la società civile e gli organismi religiosi possano prendere parte al loro lavoro, influenzare le loro decisioni e assicurarsi che gli impegni siano presi e mantenuti.La dichiarazione si divide in paragrafi. In quello relativo alla situazione macro-economica, i leader affermano che è urgente e indispensabile stabilire un solido quadro di regole per prevenire in futuro le crisi finanziarie e proteggere le persone più vulnerabili. Nel paragrafo riservato al cambiamento climatico, i leader religiosi sottolineano come i paesi del G20 sono responsabili dell’80% circa dell’emissioni mondiale di gaz a effetto serra e nel paragrafo dedicato allo sviluppo chiedono ai paesi più ricchi di rispettare l’impegno preso a consacrare lo 0,7% del loro Pil per aiutare i paesi più poveri nel quadro del raggiungimento degli Obiettivi del Millennio stabiliti dall’Onu entro il 2015. L’ultimo paragrafo è riservato alla pace. Gli investimenti mondiali in favore della pace, insignificanti rispetto al budget militare si legge nella dichiarazione dovrebbero essere aumentati, così come gli strumenti non militari necessari per il mantenimento della pace dovrebbero essere rafforzati e aumentati. I conflitti militari violenti, i tentativi di risolvere i conflitti con la forza militare, hanno per conseguenza la perdita delle vite innocenti e lo sconvolgimento della società. I leader religiosi chiedono di preferire sempre i mezzi non violenti nella lotta al terrorismo e nelle discussioni per favorire la pace.Sir