Vita Chiesa

Regno Unito: Sinodo anglicano, maggiore unità con i metodisti. Il «nodo» del matrimonio omosessuale

«Verrà discusso di nuovo il documento ‘Mission and ministry in covenant’», ovvero «Missione e ministero in alleanza», che «propone che il leader della Chiesa metodista venga ordinato vescovo dalla gerarchia anglicana e che i ministri metodisti vengano scelti anche per via episcopale», spiega don John O’Toole, portavoce per l’ecumenismo della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, che rappresenterà la Chiesa cattolica durante il Sinodo. «In questo momento i metodisti non hanno vescovi in Inghilterra e introdurli è una novità che genera tensioni nella denominazione fondata da John Wesley, che è riunita, a sua volta, in conferenza a Birmingham, questa settimana. Inoltre, la parte anglocattolica della Chiesa d’Inghilterra ha difficoltà ad accettare i presbiteri metodisti che non sono stati ordinati da un vescovo». Secondo don O’Toole progressi importanti potrebbero essere fatti al Sinodo sull’avvicinamento tra le due Chiese, motivato anche dal declino nel numero di fedeli e nelle vocazioni. «C’è molta buona volontà anche perché, secondo molti, il metodismo era stato pensato da Wesley come un movimento interno alla Chiesa d’Inghilterra anziché come una denominazione separata».

Il viaggio verso l’unità di metodisti e anglicani potrebbe essere bruscamente interrotto se i metodisti decidessero di aprire ai matrimoni gay. La denominazione fondata da John Wesley a inizio diciottesimo secolo, come movimento di rinnovamento della Chiesa d’Inghilterra, potrebbe, infatti, decidere questa settimana di dare il via libera ai matrimoni omosessuali. «Anche il Sinodo anglicano si occuperà di sessualità umana discutendo, venerdì prossimo, il documento ‘Living in love and faith’» (Vivere nell’amore e nella fede), spiega don John O’Toole. «Vescovi, pastori e laici si chiederanno se è possibile benedire le unioni gay e quale visione le Scritture hanno del matrimonio. In questo momento l’insegnamento ufficiale della Chiesa d’Inghilterra è che il matrimonio è un rapporto tra un uomo e una donna che dura una vita intera. Al Sinodo, però, gli anglicani si chiederanno se è possibile ripensare questa definizione. Se i metodisti dovessero decidere, questa settimana, di dare il via libera alle unioni gay questo avrebbe un impatto importante sul dialogo con gli anglicani perché alcune parti della Chiesa d’Inghilterra» rimangono fermamente contrarie ai matrimoni tra persone omosessuali.