Toscana
Regione: sconti Irap per aziende che investono su cultura e paesaggio. Via libera al regolamento
Nel 2011 in tutta la Toscana l’Irap valeva circa 2 miliardi (o poco più): a pagarla erano stati 234 mila contribuenti. Solo una piccola parte è però la quota libera e manovrabile di un’imposta che è regionale solo in parte, visto che le aliquote ordinarie le stabilisce lo Stato e le risorse sono per lo più (assieme all’addizionale Irpef) vincolate al finanziamento del fondo nazionale della sanità.
“La cultura e con la cultura, in Toscana, anche il paesaggio, sono il nostro più grande patrimonio – sottolinea l’assessore alla presidenza e al bilancio della Regione, Vittorio Bugli –: un patrimonio che il pubblico e le istituzioni hanno il dovere di difendere e valorizzare e che può essere volano per lo sviluppo economico e la creazione di nuovi posti di lavoro”. “Nonostante la difficile stagione che stiamo vivendo – ricorda Bugli – e nonostante i tagli di risorse che abbiamo subito in questi anni, non solo comunque non abbiamo tagliato gli investimenti in cultura (anzi li abbiamo aumentati) ma abbiamo messo in campo questa legge, e siamo stati i primi in Italia a farlo, consentendoci di coinvolgere il privato e il mondo imprenditoriale in questa opera di valorizzazione”. “Adesso – conclude – vogliamo informare di questa opportunità aziende ed associazioni e stiamo studiando il canale migliore”.
La prima proposta nel 2011, poi l’impugnazione del Governo – La legge toscana sulle agevolazioni fiscali per gli investimenti in cultura ha avuto un percorso travagliato. La giunta l’aveva proposta nel 2011. Il Consiglio regionale l’aveva votata ed approvata nel 2012. Poi il Governo l’aveva impugnata ma la Consulta, a giugno del 2013, ha dato ragione alla Regione e ad ottobre la giunta aveva approvato il regolamento poi inviato in Consiglio regionale per un parere.