Toscana
Regione: Rossi, «Gli areoporti di Pisa e Firenze tornano in serie A»
«Stare in questa fascia – prosegue Rossi – vuol dire essere con gli aeroporti nazionali strategici di Milano, Roma, Bari, Bologna. Sono aeroporti che per volumi e bacini, per livello di collegamenti internazionali, svolgono il ruolo di gate intercontinentale di ingresso al paese. Né Pisa né Firenze avrebbero potuto svolgere questo ruolo da soli. Questo risultato è il frutto diretto delle decisioni che hanno preso la giunta e il consiglio regionale. Adesso bisogna andare avanti senza indugi e continuare a lavorare perché la Toscana diventi sempre più una regione moderna e europea anche sotto il profilo delle infrastrutture».
Ci sono altre positive conseguenze della decisione di oggi: «Stare in questa fascia – dice infatti Rossi – vuol dire anche poter ottenere i finanziamenti per le infrastrutture di servizio dell’aeroporto, per il migliore accesso e per l’intermodalità. Insomma la Toscana stamani ha raccolto i frutti di una capacità, anche rispetto ad altre regioni italiane, di fare sistema ed è diventata un modello nazionale per l’integrazione degli aeroporti. Il prossimo appuntamento sarà la conferenza stato-regioni per passare all’approvazione definitiva. Noi dovremo accelerare sulla approvazione della variante, sulla holding e, insisto, sulla società unica, idea che all’inizio aveva suscitato reazioni negative sia a Firenze che a Pisa e che invece si conferma come essenziale nell’interesse delle due città dell’intera Toscana».
La lezione dunque è chiara: «Se vogliamo una Toscana competitiva – conclude il presidente – è necessario che la Regione si assuma la responsabilità di governare e di decidere. I campanilismi e i particolarismi non devono rappresentare un freno. Stiamo riuscendo a fare sistema e non solo sugli aeroporti. Anche per questo ho fiducia nel futuro».