Toscana

REGIONE, PRC ENTRA IN MAGGIORANZA, NASCE UNIONE

Nasce l’Unione in Toscana. Stamani è stato siglato l’accordo per l’ingresso di Rifondazione nella maggioranza di governo regionale, mettendo fine alla cosiddetta ‘anomalia’ della Toscana, l’unica regione italiana guidata da un centrosinistra che alle elezioni non si era presentato sotto l’insegna dell’Unione. Con l’accordo di oggi, è la prima volta che in Toscana il Prc entra nell’area di governo regionale. L’intesa è stata sottoscritta dal segretario regionale dei Ds Andrea Manciulli, dal coordinatore toscano Dl, Caterina Bini, dal segretario regionale del Prc Niccolò Pecorini e dai capigruppo di Toscana Democratica (la maggioranza di centrosinistra) e Prc, alla presenza del presidente della Regione, Claudio Martini, e del vicepresidente Federico Gelli. “Sono molto soddisfatto del traguardo raggiunto – ha commentato Martini – ci abbiamo lavorato dall’inizio della legislatura, con convinzione e pazienza, ora raccogliamo i frutti. Non è stato facile perché non abbiamo eluso nessuno dei problemi politici e programmatici connessi all’accordo”.

La prima prova istituzionale della nuova maggioranza saranno le votazioni del Dpef e del Pit (Piano indirizzo territoriale), nella seduta del Consiglio regionale della prossima settimana. “Sono state rispettate e valorizzate le posizioni di tutti – ha aggiunto Martini – nessun giudizio è stato accantonato. L’esito è dunque un’avanzata sintesi politica che non cambia il programma e non annette nessuno, ma realizza un’evoluzione attenta a ciò che di nuovo succede nel mondo”. Con i due documenti che saranno all’attenzione del prossimo consiglio regionale, spiega una nota, l’Unione punta ad una importante stagione di azioni e realizzazioni, finalizzati alla piena attuazione del Prs e al rilancio dell’economia e della società toscana. “Oggi – ha detto ancora Martini – guardiamo con fiducia alla possibilità di dare nuovo slancio, più ampio sostegno politico e compattezza all’azione di governo per la seconda parte della legislatura al cui centro mettiamo, come è scritto del Documento politico, ‘l’integrale, tempestiva e coerente attuazione degli orientamenti e delle scelte contenute nel Prs’. Mi auguro – ha concluso il presidente – che questo positivo segnale che viene dalla Toscana aiuti anche l’Unione nazionale a dare più forza, coesione e capacità innovativa alla sua azione”.

Intanto, in Consiglio regionale, dopo la nascita del gruppo del Partito democratico, con il Dl Alberto Monaci come capogruppo, si è costituito ufficialmente il gruppo di Sinistra Democratica per il socialismo europeo. La nuova realtà, tutta al femminile, è composta da Alessandra Petraglia, che assume il ruolo di capogruppo, e Bruna Giovannini. Entrambe facevano parte del gruppo dei Ds. La nascita del gruppo è stata tenuta a battesimo dal coordinatore regionale Giuseppe Brogi e Gloria Campi, esponente di Sinistra Democratica in Consiglio provinciale fiorentino che confluisce nel Gruppo Unico. Sinistra Democratica, è stato ricordato, è un movimento che nasce da quanti nei Ds non hanno condiviso lo scioglimento del partito per dare vita al Pd, ed ha l’obbiettivo di rafforzare l’Unione e rinnovare e unire la sinistra. In quest’ottica, ha spiegato Petraglia, “salutiamo come un passaggio importante il profilarsi dell’accordo per la nascita dell’Unione in Toscana. Sinistra Democratica dal canto suo lavorerà concretamente per mantenere la barra dell’Unione a sinistra e il nostro contributo sarà aperto all’esterno e al confronto con i cittadini”. (Fonte: ANSA).